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Wish: la recensione del classico dei 100 anni Disney

scritto da Federica Marcucci

Wish, il 62° Classico Disney, arriva finalmente nelle sale per celebrare la legacy dello studio che, proprio nel 2023, celebra i suoi 100 anni. Il film è diretto da Chris Buck e Fawn Veerasunthorn e prodotto da Peter Del Vecho e Juan Pablo Reyes Lancaster Jones.

Intervista a Julia Michaels sulla colonna sonora di Wish

Tra innovazione e tradizione

WISH

Ambientato nel regno di Rosas, una terra dagli echi mediterranei, il film segue le vicende dell’intrepida Asha (doppiata in italiano da Gaia) la quale, esprimendo un singolo desiderio, riuscirà a trovare la chiave per sconfiggere colui che vuole impadronirsi dei sogni di tutta la comunità: Re Magnifico (doppiato da Michele Riondino). Un viaggio straordinario in cui la protagonista, la capretta Valentino (doppiato da Amadeus) i loro amici comprenderanno il vero potere dei desideri e la necessità di non abbandonare mai i propri sogni.

Con una storia lineare che – complici i tantissimi easter eggs nascosti un po’ ovunque, strizza l’occhio all’impianto narrativo dei vecchi Classici Disney ma che allo stesso tempo cerca di guardare verso altri orizzonti, Wish è un ritorno all’essenzialità delle favole. Un film che omaggia la migliore tradizione disneyana con un racconto che, per certi versi, vuole essere un po’ la origin story di tutti i Classici senza però dimenticare di dirci qualcosa di nuovo.

Non a caso per fare questo Disney ha scelto di impiegare una tecnologia, la stessa utilizzata per la prima volta in Paperman, capace di combinare animazione tradizionale e digitale per un risultato visivamente molto interessante. A completare il tutto una colonna sonora classica e funzionale, il cui cuore è sicuramente la “I want song” della protagonista Un sogno splende in me (So I Make This Wish in lingua originale), in pieno stile Disney.

Il ritorno del villain

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Wish rappresenta anche il ritorno di un antagonista malvagio, grande assente in casa Disney ormai da Rapunzel (2010) in cui Madre Gothel veniva comunque già rappresentata come una cattiva sui generis. Re Magnifico sembra prendere il discorso del villain proprio da lì, presentandoci un sovrano manipolatore, le cui oscure manie di potere sono comunque smorzate da qualche momento comico.

Una scelta che comunque lo definisce e lo differenzia da altri cattivi del passato, portando il villain su un piano ancora differente rispetto a quello a cui eravamo abituati. Allo stesso tempo ci piacerebbe che in futuro Disney possa tornare a regalarci un cattivo davvero spaventoso.

Di stelle e desideri

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Da Pinocchio a La principessa e il ranocchio le stelle e i desideri hanno contribuito a costruire l’immaginario di casa Disney, che ha fatto del sogno il motore dell’azione di tanti dei suoi personaggi memorabili. Asha, la protagonista di Wish, si inserisce in questa tradizione differenziandosi allo stesso tempo dal momento che il suo sogno riguarda un desiderio rivolto al prossimo, del tutto privo di egoismo. Una scelta che va a definire il percorso di crescita del suo personaggio andando a inserire un tassello nel grande mosaico che sicuramente entusiasmerà i fan dello studio.

Perché Wish del resto è questo: tornare a guardare il cielo con stupore e ritrovarsi a sognare, come quando eravamo bambini.

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