Whatsapp vietato ai minori di 16 anni: come farà a verificare l’età degli utenti? scritto da Alberto Muraro 25 Aprile 2018 Ve l’avevamo anticipato qui: Whatsapp, una delle più popolari app di messaggistica, sarà a partire dal prossimo 25 maggio vietato agli utenti europei minori di 16 anni. Il cambiamento, epocale, farà di certo molto discutere, anche in considerazione del fatto che nel Vecchio Continente il software è utilizzatissimo, soprattuto fra i giovani. Ecco il messaggio ufficiale apparso sul sito ufficiale di Whatsapp lo scorso 25 aprile: “Il mese prossimo, l’Ue aggiornerà le sue leggi riguardanti il rispetto della vita privata per chiedere più trasparenza riguardo al modo in cui i dati degli utilizzatori di internet sono usati online. L’app aggiorna le sue condizioni di utilizzo e la sua politica di confidenzialità laddove il Rgdp prende effetto”. Le legge che entrerà in vigore a breve è molto restrittiva. L’art. 8 del General Data Protection Regulation, infatti, prevede la soglia dei 16 anni per “l’offerta diretta di servizi della società dell’informazione ai minori” e se il minore ne ha di meno “tale trattamento è lecito soltanto se e nella misura in cui tale consenso è prestato o autorizzato dal titolare della responsabilità genitoriale”. Ma non è finit qui! Secondo lo stesso articolo, ogni stato membro della Comunità Europea può stabilire per legge un’età inferiore (fino ad un minimo 13 anni) a tali fini per tutelare l’utente finale. Restano ancora molti, moltissimi dubbi sulla messa in pratica di questa misura. Nell’annuncio l’applicazione ha sottolineato infatti che si impegnerà a “rispettare le nuove rigide norme di trasparenza sul modo in cui protegge la riservatezza degli utenti” senza però specificare in che modo. #Whatsapp vietato in Europa agli under-16 anni. Non è chiaro: • come e se bloccherà chi è già iscritto, ha meno di 16 anni e non presenta il consenso dei genitori, • come chiederà il consenso, • come verificherà l'età in fase di iscrizionehttps://t.co/JVZtFklHzs pic.twitter.com/qhWHNx2yA6 — Martina Pennisi (@martinapennisi) April 25, 2018 In linea teorica, Whatsapp potrebbe basarsi su una semplice autocertificazione. In alternativa, potrebbe effettuare un controllo incrociando i dati degli utenti presenti su Instagram e Facebook. Idealmente, gli utenti minori di 16 anni dovrebbero come minimo presentare il consenso dei genitori: anche in questo caso, verificare ogni documento potrebbe presentare più di qualche difficoltà tecnica. Staremo a vedere! Cosa ne pensate di questo cambiamento da parte di Whatsapp?