Vasco Rossi, Live Nation, Le Iene e il secondary ticketing: scoppia la polemica (VIDEO) scritto da Alberto Muraro 9 Novembre 2016 Questo pomeriggio Vasco Rossi ha lanciato su Facebook una vera e propria bomba mediatica che in pochi si sarebbero aspettati: il rocker di Zocca ha infatti annunciato ufficialmente, tramite la sua agenzia Giamaica Management, di voler abbandonare definitivamente Live Nation, l’azienda che da anni organizzava i suoi (mega) concerti negli stadi in giro per l’Italia. Ecco le sue parole: SECONDARY TICKET Dopo aver appreso dal servizio televisivo de Le Iene di un possibile coinvolgimento di Live Nation nella rivendita “secondaria” di biglietti per i concerti in Italia, Giamaica management comunica di avere attualmente sospeso ogni rapporto commerciale con Live Nation e si riserva di agire per vie legali essendo totalmente estranea a quanto emerso dal servizio giornalistico. Giamaica ritiene che l’attività di secondary ticketing, altamente speculativa, è da tempo riconosciuta come dannosa non solo per il pubblico ma anche per gli artisti che a loro insaputa e loro malgrado si ritrovano per errore coinvolti. Giamaica management Per quelli di voi che non avessero capito il significato di secondary ticket, è necessario fare un passetto indietro e ritornare ad inizio ottobre, quando Live Nation aveva aperto ufficialmente le prevendite generali per il concerto dei Coldplay a San Siro: in quell’occasione, tantissimi fan della band di Chris Martin erano rimasti senza biglietto a causa di un sistema, per niente lecito, che permetteva a dei bot online di acquistare ticket in grandi quantità rivendendoli poi su siti paralleli a prezzi folli. In sostanza, una versione in rete dei bagarini che trovate fuori da qualunque concerto. La scottante vicenda, seguita anche dalla SIAE e dalle associazioni dei consumatori, è finita poche ore fa a Le Iene: in un servizio shock, il bel Matteo Viviani ha intervistato una dipendente di un’agenzia di secondary ticketing, la quale ha rivelato che in alcuni casi sono le stesse aziende organizzatrici di eventi a vendere (a prezzo di mercato) i biglietti ai siti paralleli ricavandone poi profitti stellari. Vasco Rossi, che si è sempre battuto contro questo tipo di pratiche illecite, potrebbe essere soltanto il primo di una lunga lista di artisti a prendere una decisione così controcorrente e rischiosa: nessuno al momento sa se il colpevole sia effettivamente Live Nation, ma c’è comunque da dire che le acque in questo settore si stanno movendo, eccome, e da qui alle prossime settimane ci potrebbero essere ulteriori sviluppi. Che cosa ne pensate del secondary ticketing e di questa decisione shock da parte di Vasco Rossi?