Tredici 4: come si è evoluto il personaggio di Clay Jensen? scritto da Roberta Marciano 7 Giugno 2020 Clay Jensen è il protagonista assoluto di queste quattro stagioni di Tredici, giunto ormai alla sua conclusione. Proprio il suo personaggio è quello che in questi quattro capitoli ha subito cambiamenti sempre più radicali, fino ad arrivare a quello che si presenta oggi, con l’ultimo episodio della serie. Tra tutti è il personaggio che più ha subito quello che è successo attorno a lui e vediamo proprio un crescendo dei suoi comportamenti e sensi di colpa che lo fanno sfociare nella follia e nella paranoia più assoluta, cosa che però chi gli sta intorno sembra quasi non vedere. Ecco tutti i momenti OMG della quarta stagione Nella prima stagione ricordiamo un Clay attanagliato dai sensi di colpa per la morte di Hannah Baker, per non essere riuscita a salvare e per non aver fatto di più per lei, per non aver ascoltato il suo grido di aiuto. Nella seconda stagione il ragazzo sembra quasi comprendere che non è lui il solo responsabile ma un’altra vicenda lo sconvolge: la morte di Bryce Walker. Clay cerca di mettere insieme i pezzi nella terza, ha una nuova relazione, quella con Ani, e cerca di costruire un rapporto più forte con i suoi amici anche se le visioni del passato lo tormentano. La goccia che fa traboccare il vaso della sua fragile psiche è scoprire che Alex e Jessica sono i responsabili della morte di Bryce e che hanno incastrato ingiustamente Monty, che poi viene ucciso nella sua cella. Clicca qui per una speciale gift card di Netflix! Nella quarta stagione assistiamo al crollo totale di Clay, un crollo che però non sembra essere compreso né dagli amici né dai genitori e neanche dal suo psicoterapeuta. La diagnosi è ansia e depressione, ma con tutti gli alti e bassi che Clay Jensen vive e le sue visioni, ci fa pensare che ci sia qualcosa di più preoccupante dietro e meriterebbe maggiore considerazione. Da amico leale e fidato, Clay si trasforma in una persona più egoista e completamente fuori di testa. Solo sul finire della stagione sembra riconquistare un po’ di sicurezza anche se continua ad avere delle visioni, un po’ meno terrificanti di quelle a cui abbiamo assistito nel corso dei 10 episodi. Clay rappresenta sicuramente la fragilità del genere umano ma mette in luce anche l’inadeguatezza di chi lo circonda che mette in pericolo non solo la sua vita ma anche quella degli altri. Cosa ne pensate dell’evoluzione del personaggio di Clay Jensen?