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Tiki Taka Russia: commento e recensione al programma di Italia 1

scritto da Claudia Lisa Moeller

Tiki Taka Russia in onda dalle 22 dopo le partite del Mondiale di Russia. Su Italia 1.

“Tiki Taka Russia” è rimasto, alla fine, l’ultimo programma tv di calcio di Mediaset. Dolo la disastrosa esperienza di “Balalaika”, qui recensito e ora al momento “in pausa”, ecco rimasta la sola “Tiki Taka”.Forse sarebbe stato più saggio fin dal principio lasciare ai “professionisti” del settore la cosa.

La trasmissione, per chi la conosce dal Campionato italiano, prevede Pierluigi Pardo conduttore e diversi ospiti fissi o ricorrenti che commentano la partita. Un solo conduttore che abilmente dirige il traffico e aizza o stronca (non sempre) i litigi che mantengono vivi il dibattito sulle partite appena viste. Questa è una delle prime differenze con “Balalaika”.

In genere i commentatori di “Tiki Taka” litigano (anche animatamente) quando si tratta della loro squadra del cuore. Quest’anno, però, nessun commentatore ha deciso di tifare per qualche squadra ancora in gioco ai Mondiali. Un po’ la tifoseria manca in questa edizione estiva e mondiale. Parte del divertimento viene meno, ma sempre rimane il programma ben montato, veloce e preciso nell’analisi.

Anche se un po’ spiace che a fini più del palinsesto che per logica della trasmissione, “Tiki Taka” è stata slargata e snaturata. Un po’ come un maglione allargato e sfatto così ora la trasmissione calcistica dura oltre due ore. Un po’ troppo e così ci troviamo con momenti anche evitabili come a promozione di un brano dei Thegiornalisti e il commento animato sul finale sulla questione attualissima se Diego Armano Maradona sia un modello o meno per i giovani.

Arriviamo alla parte femminile della trasmissione. “Tiki Taka”, come altri show calcistici, ha presenza femminile: in genere è una bella signorina possibilmente silenziosa e dalle gambe lunghe. “Tiki Taka” ha di norma Melissa Satta, ora assente e sostenuta dalla giunonica Ria Antoniou che ormai gira con la sciarpa e l’eskimo dopo alcuni “wardrobe malfunctions” delle ultime settimane. Un po’ stupisce che in tutto lo showbiz italiano non ci sia una commentatrice di calcio donna esperta e magari anche carina da piazzare (una Cruciani in gonnella sembra impossibile), ma tant’è.

La grafica 3d computerizzata e i servizi rendono la discussione e la fruizione per lo spettatore a casa facile da seguire la puntata anche se non la si guarda dall’inizio. In più i ritmi veloci permettono di cambiare di argomento senza stufare: ben alternato, per esempio, nell’ultima puntata il commento ai Mondiali in Russia (con l’uscita della Germania) e la situazione del Milan.

Voto su Tiki Taka Russia? 8: rispetto alla versione normale di “Tiki Taka” troppo lunga tanto da resuscitare i servizi del 2006 (!), ovvero l’ultimo Mondiale vinto dall’Italia. All’interno del programma ci sono momenti pubblicitari che inneggiano alle scommesse come se non bastassero i tantissimi spot in onda tra un intervallo e l’altro.

E tu cosa ne pensi di “Tiki Taka Russia”?