Francesco De Gregori – Sulla Strada scritto da admin 20 Gennaio 2016 Alla parata militare sputò negli occhi a un innocente e quando lui chiese “Perché “ lui gli rispose “Questo è niente e adesso è ora che io vada” e l’innocente lo seguì, senza le armi lo seguì sulla sua cattiva strada. Sui viali dietro la stazione rubò l’incasso a una regina e quando lei gli disse “Come “ lui le rispose “Forse è meglio è come prima forse è ora che io vada “ e la regina lo seguì col suo dolore lo seguì sulla sua cattiva strada. E in una notte senza luna truccò le stelle ad un pilota quando l’aeroplano cadde lui disse “È colpa di chi muore comunque è meglio che io vada “ ed il pilota lo seguì senza le stelle lo seguì sulla sua cattiva strada. A un diciottenne alcolizzato versò da bere ancora un poco e mentre quello lo guardava lui disse “Amico ci scommetto stai per dirmi adesso è ora che io vada” l’alcolizzato lo capì non disse niente e lo seguì sulla sua cattiva strada. Ad un processo per amore baciò le bocche dei giurati e ai loro sguardi imbarazzati rispose “Adesso è più normale adesso è meglio, adesso è giusto, giusto, è giusto che io vada “ ed i giurati lo seguirono a bocca aperta lo seguirono sulla sua cattiva strada, sulla sua cattiva strada. E quando poi sparì del tutto a chi diceva “È stato un male” a chi diceva “È stato un bene “ raccomandò “Non vi conviene venir con me dovunque vada, ma c’è amore un po’ per tutti e tutti quanti hanno un amore sulla cattiva strada sulla cattiva strada.