Elio e le storie tese – Uomini Col Borsello scritto da admin 20 Gennaio 2016 Ragazza che limoni sola, denoti spigliatezza. Tant’e’ che c’e’ chi invidioso ti sussurra cosi’: bea mona (che in veneziano vuol dire che se te guanto te scaveso in quatro tochi che no ti mia ca te capisse un casso etc.). Vai, Riccardo. Il ragazzo spigliato col borsello che tal puo’ definirsi, lui lo sa che il borsello contiene quel bisogno d’amore che hai tu, ragazzina spigliata che limoni da sola. C’e’ un amore in ogni borsello. Se il tuo e’ proprio in quello che sfoggia lui raggiungi il Parco Capello col Tuttocitta’: li’ trovi un drappello di uomini col borsello, ma lui reggera’ un cartello con scritto “SONGHE IE”. Ragazza che limoni sola, fermati un momento e ascolta. Ti ricordi quel ragazzo, ieri al Parco Capello, che ti guardava negli occhi senza parlare? Quel ragazzo songhe ie. Ragazza che limoni sola, limona con fierezza. Sento che tu, dio bonino, puoi fare breccia nel cuore di un innamorato con gli occhi di Ben Turpin: lui per te ha progettato un borsello di vero budello. Frena quel tuo mulinello. Ragazzina, io ti vedo gia’ donna: sara’ l’effetto del budello. C’e’ un amore in ogni borsello. Se il tuo e’ proprio in quello che sfoggia lui, ritorna al Parco Capello e lo troverai la’. Ma in quel capannello di uomini col borsello lui solo lo avra’ in budello e gli altri in finto bue. In finto bue, in finto bue, in finto finto finto finto finto bue. O ti fia menitea da soa, faghe veder tuti che ti se sgagioa; so al Parco Capeo, so sempre a tracoa, el me ripien te fa goa; versime co a ciave che ti ga in cuor, fumite un spineo, fame fa l’amor, l’amor sfacia’ che nisuni te ga da’, sora go un carteo con scrito so el piu’ beo. Ciuke va dee bone parche’ se un furegon, mi so qua co Elio scavesa’ e me faso un trombon. Ooooo iiiiii.