Elio e le storie tese – Gimmi I. scritto da admin 20 Gennaio 2016 Gimmi Ilpedofilo uscì di casa, ma quel mattino faceva brutto. Nuvole basse, uno di quei giorni nei quali credi di aver visto tutto ma quel tutto è niente. Gimmi Ilpedofilo fece le scale e fuori c’era gente. Gente arrabbiata lo guardava storto dietro lo specchio degli occhiali da sole ma non c’è il sole. Sole sole, dove sei? Gimmi Gimmi ti vorrebbe. Dimmi quando tu verrai. Forse forse sarà tardi tardi. Si sentì perso e gli mancò il fiato. Lungo l’asfalto escrementi di cane. Sguardi pesanti d’odio tutto intorno. Gimmi pensò: “Vada come vada”, e tornò a casa ma vennero anche quelli, i genitori col bastone in mano: “Gimmi il pedofilo sei un uomo morto, Gimmi il pedofilo noi ti ammazziamo con il bastone”. Bastoncino pim pum pam, volan tanti scappellotti! Gimmi se la vede brutta, Gimmi se la vede pessima. “Aspettate, questo è un equivoco!” ci provò Gimmi a discolparsi, ma gli tapparono la bocca, e sangue, poi bastonate, sputi, pugni e calci. Giustizia è fatta, pensò la gente, ma in verità non era stato giusto. Perché okay, sì, Gimmi Ilpedofilo, ma “Ilpedofilo” era il cognome. Oh no, they thought he was a pedophile but it’s just his family name since the XVIII century. Never had problems before! It’s not his job, just his name, It would be a travesty. Gimmi Ilpedofilo è morto innocente, vittima solo del proprio cognome. E ora dall’alto del Paradiso ci guarda col suo sorriso buono in compagnia dei suoi nuovi amici, che già subirono la stessa sorte: Fabio Uxoricidi, Roberto Ammazzaneonati, ma soprattutto Fabiana Inculamorti. Oh, poor Fabiana Inculamorti, another innocent victim in this stupid misunderstanding. She was not a necrophiliac, she was just a just a girl. Another innocent pawn in this cruel game of life. Oh life… E la morale di questa storia è che la fretta ti consiglia male. Quanti altri ancora dovranno morire per un errore di valutazione? Quante le vedove che piangeranno, o i padri che non vedranno tornare quei figli ai quali hanno dato un cognome che fa paura all’uomo della strada? Possa il Signore perdonarvi tutti, perché io… – Enrico, aspetta faccio io! – – Elio, vai avanti tu! – Possa il Signore perdonarvi tutti, perché io certo non lo posso fare. Ma se un’idea ve la siete fatta, venite a dirmela di persona. Trovarmi è facile. Sulla lapide c’è scritto il mio nome: Luigi. Anzi, Gianluigi. Gianluigi Bombatomica. Gianluigi Bombatomica. Poverino, Giangi. Gianluigi. Solo un cognome: Bombatomica. Poverino, Giangi. Poverino!