"Tecnoager": i teenager del 2008 scritto da admin 18 Novembre 2008 Eurispes e Telefono Azzurro hanno presentato il nono rapporto nazionale sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia. Dopo un’accurata indagine nelle scuole raccogliendo la voce di quasi 6.000 bambini e ragazzi di età compresa tra i 7 e i 19 anni, l’istituto di ricerca e la onlus hanno potuto tracciare l’Identikit del bambino e dell’adolescente.Leggendo il rapporto, che potete consultare sul sito del Telefono Azzurro, è impossibile non identificarsi almeno un po’ nel cosiddetto identikit del "Tecnoager". Internet: il non luogo dove ci rifugiamo dagli adultiInternet ci separa dagli adulti. E’ vero, in fondo loro ne sanno molto meno di noi di pixel e megabyte e quando stiamo al computer ci sentiamo liberi di esprimere noi stessi, di andare dove vogliamo, di frequentare chi ci va, almeno virtualmente. Il rapporto ci riserva addirittura un ruolo di “tecnoformatori”, cioè di insegnanti per i nostri genitori per tutto ciò che riguarda il web e i computer. Punti di referimento cercasiSecondo quanto emerge dal rapporto Eurispes, la distanza che si crea tra noi e i genitori (il gap generazionale) è ancora più ampio a causa dei diversi strumenti di comunicazione che utilizziamo e il fatto che i genitori usino un altro linguaggio che noi consideriamo antiquato li fa percepire ancora più lontani. Dove andiamo a cercare i nostri punti di riferimento, allora? In internet? Spesso è proprio così. La garanzia di poter nascondere la nostra vera identità ci fa sentire protetti quando navighiamo, e il consiglio di uno sconosciuto può sembrare più utile e disinteressato piuttosto che quello di chi ci sta accanto. Tv, telefonino, consolle, lettore mp3 e InternetMolti di noi (3 ragazzi su 10) usa il cellulare per più di 4 ore al giorno e passiamo a navigare una parte importante della nostra giornata: nel 26,5% dei casi fino ad un’ora al giorno, nel 22,5% da 1 a 2 ore, nel 16,5% da 2 a 4 ore e nel 12,9% per più di 4 ore al giorno. In internet cerchiamo soprattutto informazioni di nostro interesse (90,5%) e materiale per lo studio (80%), poi scarichiamo musica, film, giochi o video (72,5%) e girovaghiamo su Youtube (69%).I rischi per i "Tecnoager"L’11,5% degli adolescenti che sono stati intervistati per il rapporto è stato molestato o comunque ha dichiarato di aver ricevuto proposte oscene da un coetaneo; nel 7,7% dei casi l’autore delle molestie era invece un adulto conosciuto online. È capitato, inoltre, all’8% degli adolescenti di aver incontrato in chat un adulto che, simulando identità diverse, si dichiarava suo coetaneo.Oltre ai rischi legati alle nuove conoscenze, ci sono anche le cosiddette "influenze negative" che, come nel mondo reale, esistono anche in quello virtuale. L’amica che ci spinge a fare una cavolata anche se noi non vorremmo o quando vacilliamo ha un corrispettivo nel web in forma di blog che invitano ad abusare di sostanze o a seguire diete alimentari che ci fanno ammalare, inneggiando alla magrezza bulimica o all’anoressia: sono molti i siti in cui le autrici “postano” regole e strategie per non mangiare, per evitare di destare sospetti, vere e proprie istigazioni all’anoressia e alla bulimia. Vi riconoscete in questo "identikit" dell’adolescente tecnofilo? Immagini: 1: Flickr.com2: Flickr.com