Taylor Swift: il vero motivo per cui ha riportato i suoi album su Spotify! scritto da Alice Giusti 9 Giugno 2017 Dopo mesi di silenzio, Taylor Swift ha sorpreso tutti permettendo a Spotify di distribuire i suoi album a partire dalla mezzanotte di venerdì 9 giugno. Perché la cantante che aveva fatto togliere tutti i suoi pezzi dalla piattaforma di streaming, dopo avere combattuto una crociata contro i servizi gratuiti di streaming, è tornata? Il motivo non è fare un dispetto a Katy Perry (quello forse sta nella tempistica, ossia nello scegliere “casualmente” di fare coincidere il suo ritorno in pompa magna su Spotify con il momento esatto dell’uscita dell’ultimo album, Witness, della storica rivale), e neanche nel fatto che Tay Tay abbia raggiunto quota 10 milioni di copie vendute (sebbene questo sia il motivo ufficiale). In realtà, come riporta The Verge, la casa discografica di Taylor Swift, la Universal Music Group, avrebbe raggiunto un nuovo accordo con Spotify, in vista anche dell’uscita di un nuovo album della cantante di Blank Space entro la fine del 2017. In base al nuovo al nuovo contratto, tutti gli artisti potranno scegliere se rendere i loro nuovi album disponibili o meno agli utenti senza abbonamento per le prime due settimane dal rilascio: una mossa che mette d’accordo sia la piattaforma di streaming, che guadagna di più dagli utenti premium che dagli introiti pubblicitari dedicati agli utenti senza abbonamento, sia per Tay Tay che in questo modo ha pieno controllo dei suoi contenuti e delle sue finanze. ❤️❤️❤️❤️❤️ pic.twitter.com/kcpY03qHLp — Taylor Nation (@taylornation13) 8 giugno 2017 Nel 2014, quando Taylor Swift aveva rilasciato il suo ultimo album, 1989, le persone non erano ancora così dipendenti dallo streaming e compravano ancora gli album. La cantante decise di togliere il disco da Spotify asserendo che la piattaforma non pagava gli artisti in modo idoneo e che non lasciava loro avere il giusto controllo sui loro contenuti. “Non voglio far contribuire il lavoro di una vita a un’esperimento che sento non ricompensare adeguatamente scrittori, produttori, artisti e creatori di musica”, aveva detto Taylor Swift all’epoca. Tuttavia, oggi Spotify non è più un’esperimento, ma una realtà consolidata, essendo passato da 10 milioni di utenti paganti nel 2014 a 50 milioni nel 2016. Taylor Swift non poteva certo ignorare questo fatto ed è riuscita a trovare un accordo compromissorio che sembra andare bene a lei, a Spotify e soprattutto ai fan, che finalmente possono ascoltare la sua musica nuovamente in streaming. Siete contenti che Taylor Swift sia tornata su Spotify?