Che cos’è lo spread? Spiegazione facile, facile scritto da Claudia Lisa Moeller 24 Maggio 2018 Cos’è lo spread? Perché è ora la parola d’ordine di tutti i giornali e telegiornali? Spread, verbo o sostantivo inglese che significa espandere/espansione ma anche apertura (tipo alare di un volatile), è una parola tornata nuovamente alla ribalta nelle nostre cronaca nazionali. E non solo in Economia. Correva il 2011 e il governo Monti, uno dei governi tecnici meno amati degli ultimi anni, aveva il compito di fermare la crescita dello spread che continuava ad aumentare. Ma che cos’è questo spread allora? Spread è il termine tecnico per indicare la differenza tra i titoli italiani e quelli tedeschi. Il metro di paragone è con quelli teutonici (infatti il nome completo sarebbe “spread con i bund tedeschi”), considerati i più sicuri e affidabili da compare sul mercato finanziario. Lo spread indica pertanto quanto uno Stato sia affidabile nei confronti dei suoi creditori. Farà guadagnare con il suo titolo? Restituirà i prestiti? Per questo negli ultimi anni avere un buon punteggio spread, ovvero basso, è sempre stato qualcosa che l’Italia ha perseguito e guardato con ansia e soggezione. Aumentare la differenza con il titolo tedesco significa diminuire la credibilità che l’Italia ha all’estero. E che cosa comporta un alto punteggio di spread? Si rischia che avvenga una speculazione sul titolo di Stato italiano. Il primo rischio è che in massa vengano venduti, così da far crollare la quotazione, del nostro titolo di Stato. Se ciò avvenisse, si rischierebbe di fare la fine della Grecia qualche anno fa (2010). All’epoca i titoli greci vennero venduti in massa e lo Stato si trovò ad un passo dal default. Solo l’intervento dell’Unione Europea salvò il paese dal fallimento. E qui arriviamo alla scelta politica, Movimento 5 Stelle e Lega, e all’aumento dello spread. I due partiti politici, o meglio movimenti, non suscitano grandi simpatie all’estero. Sono considerati populisti e privi di esperienza, pertanto non sarebbero le forze politiche di cui l’Italia avrebbe bisogno. Inoltre il reddito di cittadinanza e altre proposte avanzate non convincerebbero molto l’Unione Europea che sarebbe preoccupata per il debito italiano. Proprio per questa pressione finanziaria molti hanno accusato lo spread di essere uno strumento di certe parti politiche e non per determinare i governi e le scelte politiche dei paesi. In pratica, e qui il Movimento 5 Stelle e la Lega si trovano d’accordo, lo spread sarebbe un’arma per ammonire e far desistere le varie nazioni dall’appoggiare questo o quel governo. In questo senso sia la Lega sia il Movimento 5 Stelle accusano l’Unione Europea di voler creare panico in borsa con lo spread per non farli governare. E tu sapevi cos’era lo spread?