Speravo de morì prima: Chi è Pietro Castellitto, ovvero Francesco Totti scritto da Laura Boni 19 Marzo 2021 Debutterà il 19 marzo alle 21.15 su Sky Atlantic e in streaming su NOW Speravo de morì prima, la serie su Francesco Totti targata Sky Original e tratta da “Un capitano” di Francesco Totti e Paolo Condò. Compra QUI Un capitano di Francesco Totti! Diretta da Luca Ribuoli, la serie vede Pietro Castellitto nei panni del leggendario numero 10 e si concentra sull’ultimo anno e mezzo di carriera dell’ex capitano della Roma, sulla fine del suo lungo ed entusiasmante percorso con la maglia giallorossa – rimasta sempre la stessa per 27 anni: dal ritorno di Luciano Spalletti sulla panchina della Roma fino al più struggente addio al pallone della storia del calcio. Chi è Pietro Castellitto: Nato nel 1991, il protagonista di Speravo de morì prima è il figlio maggiore dell’attore italiano Sergio Castellitto e la scrittrice Margaret Mazzantini; ha esordito al cinema a tredici anni in una piccola parte nel film del padre Non ti muovere, basato sul libro omonimo della madre. Viene diretto dal padre in altri due film: La bellezza del somaro del 2010 e Venuto al mondo del 2012. Pietro viene scelto da Lucio Pellegrini per interpretare il ruolo di Marco nella commedia È nata una star. Si è laureato in Filosofia presso la Sapienza – Università di Roma. Nel 2018 interpreta Secco in La profezia dell’armadillo, per cui vince il Premio Guglielmo Biraghi ai Nastri d’argento 2019. Nel 2020 è uscito il suo primo film da regista e sceneggiatore, I predatori, vincitore del Premio Orizzonti per la Miglior Sceneggiatura alla 77ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Durante la conferenza stampa di presentazione della serie, Castellitto ha confessato di essere un grande tifosi della Roma e di Totti e ha letto un passaggio tratto dal suo diario scritto a 9 anni: il piccolo Pietro parlava della sua passione per il Capitano e ne elogiava il talento. Il personaggio di Totti in Speravo de morì prima: Uno dei più grandi talenti della storia del calcio. Francesco Totti è l’unico, nell’epoca dei cambi di casacca vorticosi e milionari, ad aver vestito per tutti e ventisette gli anni di carriera sempre e solo una maglia. Il pallone è stato la sua vita e non avrebbe voluto smettere mai. Quando il momento è arrivato, al termine di due stagioni difficili con il suo ultimo allenatore, Luciano Spalletti, ha fatto piangere gli italiani dicendo che era arrivato il giorno che non avrebbe mai voluto vedere e ammettendo pubblicamente, in lacrime, che per la prima volta nella sua vita aveva paura.