SKAM Italia 4: Ecco perché la stagione di Sana potrebbe essere la più importante scritto da Laura Boni 10 Maggio 2020 La SKAM Italia 4 week è ufficialmente iniziata. La quarta stagione completa, infatti, arriverà il 15 maggio con 10 nuovi episodi, in contemporanea su TIMVISION e su Netflix. Mentre l’hype nel fandom è giustamente alle stelle, ho cominciato ad interrogarmi sul perché questa stagione di SKAM Italia potrebbe davvero essere la più importante di tutte. Il viaggio verso SKAM Italia 4: Partiamo subito con una confessione: io, Skam Italia, l’ho visto con molto molto ritardo, un paio di settimane fa per la precisione, a quarantena già inoltrata. Ovviamente non ero estranea alla serie, in fondo sono caporedattore di una testata giornalistica teen, ho intervistato gli attori, studiato il fenomeno, informato e consolato i fan ed, quasi per caso, un anno fa mi sono ritrovata a giocare un ruolo cruciale nell’annuncio del rischio della cancellazione della quarta stagione (leggi qui tutti i dettagli). Ho sempre saputo che c’era qualcosa di speciale nella serie di Ludovico Bessegato, solo, per una lunga serie di circostanze, non avevo ancora avuto l’opportunità di indagare direttamente cosa fosse. Durante il rocambolesco viaggio verso Skam Italia 4, però, mi sono decisa a fare questa necessaria maratona, così da poter arrivare preparata alla stagione di Sana. Ed ovviamente anche io mi sono innamorata del modo in autentico e mai superficiale in cui sono raccontate le avventure quotidiane di questo gruppo di amici. Skam Italia è sicuramente unica nel panorama delle serie teen italiane per la sua capacità di raccontare l’adolescenza in modo sincero e realistico; tra i suoi punti di forza c’è una sceneggiatura credibile, che non ha bisogno ornarsi di unitili drammi o banali scappatoie narrative per creare personaggi e storyline affascinanti e coinvolgenti. Ovviamente, trattandosi di un remake, molti dei punti focali della trama sono ereditati dalla versione originale norvegese, ma è nei piccoli dettagli della quotidianità che la scrittura di Bessegato fa la differenza, dando grande ricchezza emotiva anche ai momenti più semplici. Tra i quelli più suggestivi della seconda stagione, vero gioiellino della serie, ad esempio, troviamo il coming out di Martino (Federico Cesari), prima con Giovanni (Ludovico Tersigni) e poi con il resto del gruppo di amici. L’autenticità che traspare dal modo in cui viene raccontata l’amicizia maschile in SKAM Italia è vera e propria lettera d’amore che Bessegato ha scritto per i suoi personaggi e, probabilmente, anche al proprio gruppo di amici del liceo. La stagione di Sana: Il 15 Maggio arriverà infine SKAM Italia 4. La storia di Sana, che porta con se una sfida, ma soprattutto un’opportunità: non solo quella di raccontare in modo non stereotipato la comunità musulmana italiana e i propri giovani, ma soprattutto di dare voce ad una fetta di adolescenti che scelgono di non uniformarsi a quelli che sono valori condivisi dalla maggior parte dei loro coetanei. Perché cosa c’è di più ribelle ed anticonformista di scegliere di non bere e vivere una vita di fede in una società che ti dice che è normale fare l’opposto? Io non sono musulmana, ma sono cresciuta con valori e principi spirituali molto diversi da quelli dei miei coetanei e grazie a Sana ho visto per la prima volta quella sfumatura della mia adolescenza raccontata sul piccolo schermo. Per il personaggio interpretato dalla bravissima Beatrice Bruschi la sua fede è una bussola che guida le sue azioni e le sue scelte, senza giudizio nei confronti di quelle degli altri. Sana è un personaggio forte e risoluto, consapevole della propria identità, ma anche delle proprie contraddizioni. Ludovico Bessegato avrà l’occasione, grazie a Sana, di raccontare una nuova diversità, sicuramente inedita nel panorama televisivo teen italiano e per per questo ancora più importante. Per questa quarta stagione il regista si è avvalso della collaborazione, come consulente alla sceneggiatura, di Sumaya Abdel Qader, sociologa, scrittrice, madre di tre figli, musulmana praticante, molto attiva nella sua comunità e attivista per i diritti delle donne. La sfida più grande sarà quella di avere il coraggio di raccontare la vita sentimentale di una adolescente musulmana in modo realistico, senza cedere alla tentazione di uniformarla ai canoni classici delle storie d’amore nei teen drama. Se si riuscirà, come tutti ci auguriamo, a mantenere lo stesso standard di autenticità che l’hanno resa speciale anche nella stagione di Sana, SKAM Italia potrà davvero essere un piccolo capolavoro e un esempio da seguire, non solo per le serie indirizzate allo stesso target, ma per le serie italiane in generale.