Si possono avere solo cinque migliori amiche: lo dice la scienza! scritto da admin 24 Maggio 2016 Nell’epoca dei social networks e della vita liquida sembrerebbe quasi un’eresia affermare che si possono avere solo cinque migliori amici o migliori amiche contemporaneamente, eppure la scienza ne è convinta! Lo stesso Zygmunt Bauman, teorico della liquidità della vita e della società, che ci spinge a uniformarci all’ideologia del gruppo pur di non sentirci esclusi, ha affermato che il numero di Dunbar è reale. Andare oltre i 150 amici sarebbe uno spreco, un esubero di sentimenti. Ma cos’è il numero di Dunbar? E perché riduce le amicizie a 150 persone e stabilisce che si possono avere solo cinque migliori amici contemporaneamente? Negli anni novanta un brillante antropologo inglese, Robin Dunbar, fece una scoperta estremamente interessante studiando i primati e il funzionamento del loro cervello. Dunbar, dopo aver osservato il comportamento sociale delle scimmie, notò l’esistenza di una correlazione tra la grandezza del loro cervello e i gruppi sociali che erano in grado di formare. La correlazione era semplice: più grande era il cervello, più ampio era il gruppo sociale, e questo perché gli animali con un cervello più grande possono ricordare, e quindi interagire con intelligenza, con un più grande numero di amici. Tentando di applicare questa scoperta agli esseri umani, Dunbar formulò l’ipotesi che le nostre relazioni sociali fossero organizzate esattamente come quelle dei primati e avessero una struttura a strati. Nel primo strato, quello più vicino a noi, quello dei migliori amici, non entrano più di cinque persone; nel secondo, quello degli amici, ne entrano altre dieci. Negli ultimi due strati entrano, rispettivamente, trentacinque e cento persone. Il totale, il famoso numero di Dunbar, è quindi 150 amici! Secondo l’antropologo britannico, il numero limitato di amici che si possono avere è dovuto alle dimensioni della neocorteccia, il centro del nostro cervello deputato alle funzioni di apprendimento, linguaggio e memoria. Proprio per testare le sue scoperte, Dunbar ha svolto un’altra analisi nel 2007, pubblicata sul MIT Technology Review appena prima del boom dei social networks e degli smartphones che hanno stravolto tutte le regole della comunicazione. Analizzando con il suo team più di sei miliardi di telefonate fatte da 35 milioni di persone in una nazione europea di cui non è stato rivelato il nome Dunbar ha avuto una conferma dei suoi studi. Sarebbe però interessante osservare gli effetti che Facebook, Instagram, Twitter e Snapchat hanno oggi sull’amicizia e sulle relazioni interpersonali perché, ne siamo sicuri, voi avete più di 150 amici su Facebook, anche se a volte ne sono un po’ troppi! L’amicizia ai tempi dei social networks è un tutt’altra cosa… così come le migliori amiche, dopotutto. E voi siete d’accordo o pensate che si possano avere più di cinque migliori amiche?