Shadowhunters 2×03: riassunto e commento alla puntata!

Abbiamo dovuto aspettare un po’, ma finalmente questo cambio di showrunning inizia a farsi vedere, e devo dire che la serie è davvero migliorata. Questa terza puntata di Shadowhunters,  intitolata Parabatai Lost è stata davvero bella e, in alcuni tratti, anche parecchio emozionante.

Eravamo rimasti alla fuga di Jace e Clary dal branco di Luke: i due riescono a fuggire buttandosi in acqua, ma sulla spiaggia Jace si ritrova solo insieme al cadavere di una lupa appartenente al branco, che subito si mette sulle tracce del ragazzo che ha assassinato la giovane lupa(ma in realtà noi sappiamo che è stato quel simpaticone di Valentine).

Alec, moribondo dopo aver provato a mettersi in contatto con Jace, tenta di essere svegliato da Magnus, che con una lacrima sul viso pensa che un bacio lo sveglierà come per la bella addormentata (scelta molto sdolcinato questa, che però sinceramente non è stata molto apprezzata,  e ve lo dice una che adora la Malec. Andiamo, Magnus in versione principe Filippo proprio no.) Durante il suo delirio,  Alec rivive dei flashback della sua infanzia e adolescenza insieme a Jace, e il loro forte legame Parabatai. Oh, i miei feelings!

Clary torna all’istituto e avvisa Isabelle delle condizioni del fratello, sebbene le sia stato proibito. Intanto Simon riesce a ritrovare sua madre, che non vede da molto tempo, ma questa è accompagnata da Raphael, che si finge il manager musicale del ragazzo. Povero Simon, mai una gioia anche per lui.

Jace si ritrova nel covo dei lupi mannari e fa la conoscenza di Maia, che gli tende un nuovo attacco con altri lupi. Ferito, Jace sarà salvato da sua madre Jocelyn, il cui aiuto però Jace rifiuta (certo, la scorsa puntata voleva ucciderlo, ora gli salva persino la vita).

L’intervento di Isabelle, Clary e Luke salva Jace da un nuovo attacco di lupi mannari. Arrivato all’istituto, prima di essere arrestato, Jace riesce a svegliare il suo Parabatai.

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