GingerGeneration.it

Settimana della moda milanese: viva lo Swap Party

scritto da admin

Se avete la fortuna di trovarvi a Milano il 25-26-27 Settembre ’09, durante la settimana più glam dell’anno, potete anche voi partecipare allo Urban Swap Party: una fashion kermesse in cui potrete barattare i vostri abiti e accessori  salendo a bordo del Tram Happy Hour o del Tram Beauty Farm che collegheranno le due location protagoniste per l’occasione: la Torre Bianca e l’Atelier del Riciclo. Sugli swap tram sarà possibile sbizzarrirsi con un ricco happy hour o concedersi qualche momento di relax con massaggi e trattamenti di bellezza. Una volta poi raggiunte le destinazioni, oltre a barattare vestiti, bijoux e quant’altro, avrete l’occasione di godervi la giornata assistendo ad esibizioni di artisti o prendendo parte alle varie degustazioni.

Qui lo spot dell’evento:

Per maggiori informazioni: www.atelierdelriciclo.it

Origini dello swap party
Ma perché e da dove è nato il trend degli Swap Party? Si tratta di una tendenza lanciata dall’America: l’idea di origine è quella di una festa da organizzare in casa, dove è possibile invitare amiche e conoscenti a barattare capi d’abbigliamento, scarpe, accessori e altri oggetti inutilizzati. Insomma, quante volte capita di tenere “parcheggiati” nel nostro guardaroba abiti e accessori in attesa di non si sa cosa per utilizzarli di nuovo? Con questa soluzione l’attesa finisce, si fa spazio nell’armadio proponendo i nostri “scarti” ad altre che invece potrebbero trovarli interessanti, e viceversa, a patto che siano di pari valore e il tutto senza spendere un centesimo.

Ma non esiste solo lo Swap Party, perché in tutto il mondo sono state inventate diverse alternative che adoperano lo stesso principio di base: quello dell’eco-consumo.
In realtà non si tratta di novità dell’ultimo minuto, ma di fenomeni già consolidati e di successo, ideati con l’intenzione di soddisfare anche le più fanatiche delle fashion victims, il tutto all’insegna della condivisione, dello scambio e del riciclo. Queste tendenze sono nate fuori dai nostri confini, si sono diffuse presto in tutto il mondo e anche da noi, la loro forza sta nel proporre soluzioni certamente in linea con questi tempi di crisi, che permettano di soddisfare le esigenze delle donne in fatto di stile e, perché no, anche di risparmiare!

La soluzione inglese anti-crisi…
Se l’America è la patria dello Swap Party, appartiene all’Inghilterra l’iniziativa del Dress Crossing.
Quattro amiche londinesi, con un età compresa tra il 23 e i 26 anni, trovano un nuovo modo per soddisfare la loro sete fashion: quando i soldi in tasca sono pochi e la voglia di possedere sempre i must della stagione è tanta, non resta che unire i propri risparmi ed organizzare un bel gruppo d’acquisto. La soluzione è quindi fare cassa comune con un investimento di circa 300 sterline ciascuna al mese, per riuscire a poter comprare la tanto desiderata borsa Balenciaga o un bel paio di Manolo Blahnik tacco 12, stile Carrie Bradshow di Sex and the city, senza il rischio di rimanere al verde. Il dubbio è solo uno: riusciranno ad andare d’accordo in fatto di gusti e, soprattutto, riusciranno a non accapigliarsi per chi deve sfoggiare per prima l’ultimo acquisto?
Forse per molte non sarà neanche una grossa novità, dato che può essere usuale condividere abiti o altro con le proprie (fidatissime) amiche, certo è che questo "guardoraba in cooperativa" è una tecnica che sta spopolando in tutto il mondo.

…e quella tutta italiana
Totalmente made in Italy è l’iniziativa di E.G.O., acronimo di Ecologico Guardaroba Organizzato. Si tratta di un rent-à-porter nato per la prima volta a Brescia, già presente anche a Milano e che sicuramente troveremo presto anche in altre città grazie alla formula del franchising.
Il principio di base è uno: perché accontentarsi di un guardaroba proprio ma limitato, quando invece possiamo avere un abito diverso al giorno per 365 giorni l’anno?
Si, proprio così…in pratica con un abbonamento annuo e una quota mensile puoi affittare il tuo guardaroba: recandoti ogni settimana in atelier potrai portarti a casa sette capi, uno per ogni giorno della settimana, al termine della quale i capi dovranno essere restituiti e contemporaneamente potrai scegliere e ritirare il guardaroba per la settimana successiva; il tutto senza preoccuparsi della manutenzione o della lavanderia che sarà compito dell’atelier stesso.
Gli stili a disposizione sono tantissimi, dal casual, al dandy, al classico, così come le taglie che spaziano dalla 40 alla 48 e se ad una cliente piace in particolar modo un capo tanto da volerlo solo per se, ha l’opportunità di acquistarlo durante la svendita di fine stagione. Insomma, un’occasione che consente di risparmiare, di evitare gli sprechi con acquisti sbagliati o che utilizzeremo una sola volta, e che nel frattempo realizza il sogno di quasi tutte le donne: un guardaroba praticamente infinto!