Settembre a Sanremo 2025: testo Vertebre e video esibizione scritto da Giovanna Codella 12 Febbraio 2025 Settembre è in gara nella categoria Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2025 con il suo Vertebre. “Scrivendo canzoni mi viene naturale scavare nelle emozioni, sia positive che dolorose, la musica si ispira ai rumori di fondo della nostra vita. E a volte usando la bellezza si possono curare le ferite” ha raccontato il giovane artista. Scritto da Andrea Settembre, con Manuel Finotti e Laura Di Lenola, è prodotto da Gorbaciof e BNJMN con la direzione artistica di Carlo Avarello. Il video dell’esibizione a Sanremo 2025 Testo Vertebre di Settembre Mi hai detto: “Non fa niente” E poi mi stai lasciando solo Mi hai messo in bocca le tue colpe E sai che questo non è il modo Giochiamo a fare i grandi, ma Piangiamo all’università Anch’io mi sento a volte Un cane perso in mezzo alla città Strappami la pelle dalle vertebre Ma dimmi pecchè nun vuo’ cchiù parla’ cu me Nei tuoi occhi brucia la città Che poi stare qui con te è come perdere la dignità Trascurarsi per me è uguale a fottere È buttarsi nel fuoco, senza accendere Tra noi due non so chi vincerà Nessuno ci ha mai detto come si piange alla nostra età Mi hai dato il meglio di te Le tue bugie migliori Ed io le ho strette così forte Mentre imparavo a cadere Strappami la pelle dalle vertebre Ma dimmi pecché nun vuò cchiù parlà cu’mmé Nei tuoi occhi brucia la città Che poi stare qui con te è come perdere la dignità Trascurarsi per me è uguale a fottere È buttarsi nel fuoco, senza accendere Tra noi due non so chi vincerà Nessuno ci ha mai detto come si piange alla nostra età (Piove sale dentro la tua stanza) (Na dummeneca ca nun me passa) Nessuno ci ha mai detto, no Nessuno ci ha mai detto, no (Cerchiamo rimedi contro l’ansia) Sulo pe nun sparí Strappami la pelle dalle vertebre Ma dimmi pecché nun vuò cchiù parlà cu’mmé Tra noi due non so chi vincerà Nessuno ci ha mai detto come si ride alla nostra età Significato Vertebre che Settembre porta al Festival di Sanremo 2025 è un brano intenso e personale che parla della vulnerabilità a cui ci espongono le nostre emozioni. Recita la canzone: “Nessuno ci ha mai detto come si piange alla nostra età/ Nessuno ci ha mai detto come si ride alla nostra età”.