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Sbandati: commento e recensione al programma di Gigi e Ross

scritto da Claudia Lisa Moeller

Sbandati è un programma televisivo in onda su RAI 2 in seconda serata di martedì. Dopo il reality Il Collegio.

Ovviamente come ogni programma originale il format è estero. Francese. In Francia il programma Touche pas à mon poste!  (traduzione: Non toccare la mia televisione!) su C8 in onda tra le 19 e le 21 ogni giorno dopo aver esordito con ottimi risultati in seconda serata nel 2010. Qui, invece, Sbandati è dal 2016 in onda su RAI 2 in seconda serata.

La trasmissione, bisogna dirlo, risponde a tutte le esigenze di noi maniaci televisivi. Commenti metatelevisivi di programmi italiani e non solo. Una corsa pazza ed irriverente per la televisione: cosa guardiamo in tv? Cosa viene trasmesso nel mondo? Esiste davvero uno quiz sulla Bibbia? Un caleidoscopio televisivo per poter mostrare come la TV sia davvero una finestra su diversi mondi e realtà per noi impensabili. Sbandati avrebbe il compito di mostrarci il mondo bello e vario (o meglio “avariato”) della televisione. Sbandati è un Blob internazionale, dal montaggio meno serrato per associazione di idee e con diversi momenti talkshow in studio.

Il punto più debole è il talkshow in studio.

Il vero problema, ovviamente, è come è stata confezionata in Italia. Perché sono stati scelti i comici Gigi & Ross con tanto di spalla comico – seria, il maestro paziente e precisino, Prof. Enzo Fischetti? Perché un pezzo significativo del programma comico MADE IN SUD ha traslocato in seconda serata per commentare la televisione internazionale? Siamo sicuri che erano loro i soggetti più adeguati per una trasmissione come Sbandati?

Perché poi tutti urlano CON – TI – NUA – MEN – TE? Non c’è momento della trasmissione in cui ospiti, inviati e protagonisti non stia urlando a squarciagola. Ma perché? Tanto più che i dialoghi tra ospiti e conduttori risultano di difficile intellezione da casa. Siamo anche propensi a credere che non sia per colpa dei microfonisti del programma Sbandati.

Il terzo ed ultimo dubbio riguarda gli opinionisti, anzi i panelist. Questi ultimi sono gli specialisti e opinionisti fissi che dovrebbero commentare quanto in trasmissione viene presentato. Possibilmente i loro commenti dovrebbero essere arguti, divertenti, salaci, imprevedibili, unpolitically correct. Dovrebbero, appunto. In realtà i panelist sono quel vicino di divano hipster che vi dichiara di non avere la televisione (“Chi io? Ma io la tv non l’accendo mai!”) e poi sanno tutto del Grande Fratello Vip. Ah, quest’ultimo show lo guardano solo ed esclusivamente perché amanti del trash (e chiedete a loro, per favore, cosa intendano con questo concetto metafisico sabbia mobile che tutto ingloba) e con spiccati interessi antropologici degni di Lévi – Strauss. Sono proprio costoro l’anello più debole del programma italiano, in quanto le loro opinioni urlate in seconda serata sono davvero fuori luogo. Quello che urlano in seconda serata su RAI 2 lo potete tranquillamente leggere su Twitter a casa vostra. Con molti meno decibel e magari più concisamente espresso sullo schermo del vostro pc/tablet/smartphone/orologino.

Voto? 7 ½. Il programma in sé è davvero originale, scanzonato ed intelligente. Peccato per la realizzazione italiana: provinciale, urlata e banale.

E tu cosa ne pensi di Sbandati?