Sanremo 2018 – Maz Gazzé: il testo di La leggenda di Cristalda e Pizzomunno (autori e significato) scritto da Laura Boni 30 Gennaio 2018 Clicca qui per leggere il significato di La leggenda di Cristalda e Pizzomunno! CLICCA QUI per leggere tutti i testi delle canzoni di Sanremo 2018! La leggenda di Cristalda e Pizzomunno è la canzone di Max Gazzé in gara al Festival di Sanremo 2018, scritta da F. Gazzè, M. Gazzè, F. De Benedettis. Il titolo del pezzo è stato annunciato in diretta tv lo scorso 15 dicembre, in occasione dello speciale Sarà Sanremo presentato da Claudia Gerini e Federico Russo. Il Festival di Sanremo 2018, vi ricordiamo, si terrà dal prossimo 6 al 10 febbraio come da tradizione presso il Teatro Ariston. Il conduttore (o meglio, il capitano) dell’evento sarà Claudio Baglion. L’artista festeggerà nel 2018 50 anni di onorata carriera. Insieme a lui troveremo Michelle Hunziker e Pierfrancesco Savino. I due “valletti” sono stati confermati qualche giorno fa in occasione della prima, importante conferenza stampa del Festival. L’edizione 2018 del Festival, come già vi avevamo raccontato, includerà un totale di 20 BIG e 8 Nuove Proposte. Per quest’anno, Claudio Baglioni ha scelto di mettere in piedi un festival “0.0”, senza troppi fronzoli e all’insegna della qualità. Fra le novità introdotte dal cantante troviamo l’eliminazione della serata delle cover: per stavolta infatti i telespettatori assisteranno ad una serie di imperdibili duetti che trovate cliccando qui e andranno in onda venerdì 9 febbraio. Dulcis in fundo, ricordiamo gli ospiti annunciati: ad una settimana dall’inizio del Festival sono stati confermati Sting e Shaggy, James Taylor, Gianni Morandi, Laura Pausini, Fiorello, Gianna Nannini e Negramaro. Qui sotto trovate in anteprima il testo di La leggenda di Cristalda e Pizzomunno di Max Gazzé: Tu che ora Non temi, ingnorane il canto.. quel coro ammaliante che irrompe alla mente e per quanto Mulini le braccia oramai non potrai far più ninete Ma se ti rilassi e abbandoni il tuo viso a un lunghissimo sonno O mio Pizzomunno Tu guarda quell’onda Beffarda che affonda il tuo amore indifeso io ti esisterò per la vita fedele e se fossero pochi, anche cent’anni così addolcirai gli inganni delle tue sirene… Cristalda era bella e lui da lontano poteva vederla ancora così con la mano protesa e forse una lacrima scesa nel vento Fu solo un momento poi lui sparì al lago e lei in casa cantando… Neppure il sospetto che intanto da sotto la loro vendetta ed il loro lamento Perché poveretta già avevano in cuore i muscoli tesi del bel pescatore e tu all’ennesimo suo rifiuto Un giorno fu punito! Ma io ti aspetterò.. io ti aspetterò fosse anche per cent’anni aspetterò fosse anche per cent’anni E allora dal mare salirono insieme alle spiagge di Vieste Malvage Sirene.. Qualcuno le ha viste portare nel fondo Cristalda in catene E quando le urla raggiunsero il cielo lui impazii davvero provando a salvarla perchè più non c’era E quell’ira accecante lo fermò per sempre e così la gente lo ammira da allora Gigante di bianco calcare che aspetta tutt’ora il suo amore rapito e mai più tornato Ma io ti aspetterò.. fosse anche per cent’anni aspetterò fosse anche per cent’anni spetterò io ti aspetterò fosse anche per cent’anni Si dice che adesso e non sia leggenda in un’alba d’agosto La bella Cristalda risalga dall’onda a vivere ancora una storia stupenda Che cosa ne pensate del testo di La leggenda di Cristalda e Pizzomunno di Max Gazzé?