Sethu a Sanremo: “Lottare per essere se stessi non è mai una causa persa” (intervista) scritto da Giovanna Codella 31 Gennaio 2023 Sethu è elettrizzato: sta per calcare il palco del Festival di Sanremo 2023 in gara tra i Big, con il brano Cause Perse, al fianco di suo fratello gemello Jiz che lo accompagnerà sul palco impugnando la sua chitarra elettrica. I due artisti incarnano le due cause perse di cui parla il pezzo e costruiscono un legame unico anche grazie alla loro passione smisurata verso la musica, nella quale trovano un modo per evadere dalla realtà provinciale savonese. Noi di GingerGeneration.it abbiamo avuto l’occasione di rivolgere due domande a Sethu e proprio riguardo la canzone che presto lo porterà ad esibirsi per la prima volta all’ambito Teatro dell’Ariston. Che cosa ha svelato sul brano sanremese A proposito del titolo di Cause Perse, ti è mai capitato di avvertire che una determinata situazione o una specifica problematica non meritasse l’investimento delle tue energie per cercare di risolverla? Viceversa, secondo te, quali sono i generi di lotte, quali sono le battaglie su cui non bisognerebbe mai smettere di investire le proprie forze? “Io penso che in generale, almeno da quello che ho potuto provare io nella mia vita, ci sono delle cause che ti fanno capire che non devi lottare e sono quelle che arrivano a non farti sentire più te stesso, non ne vale la pena mettere da parte se stessi per nessuna causa, non ti ripaga quasi mai nella vita. Invece, ci sono tante battaglie per cui vale sempre la pena lottare, specialmente nel personale. Io nel pezzo parlo in particolare di una battaglia con me stesso, di quella lotta che ti porta ad essere felice e a sentirti te stesso. In questo caso, nonostante le sofferenze, i fallimenti e gli sbagli, non vale mai la pena mollare”. Sempre riguardo Cause perse, secondo te, come primo impatto dopo la tua prima esibizione all’Ariston, rimarrà maggiormente impresso l’aspetto sonoro, quindi la melodia e il mood della canzone, oppure il testo con tutti i suoi elementi più introspettivi? Che cosa speri, dal canto tuo, rimanga impresso nella mente degli ascoltatori, magari anche a distanza di tempo: la sonorità o il significato? “Secondo me il sound. Siccome non sono conosciutissimo, non ci sono tutte le persone con le orecchie ‘drizzate’ su di me che all’inizio si sforzeranno di comprendere il brano. Penso un po’ il sound all’inizio, che è abbastanza duro e poi al di fuori chi ascolterà il pezzo capirà di più le sfumature del testo, anche quelle più personali. Penso che tra i vari aspetti del mio pezzo verranno assimilati in quest’ordine”. Chi è Sethu: le canzoni e il gemello Jiz Sethu è il nome d’arte di Marco De Lauri (nato a Savona nel 1997) e significa “ponte” in hindi, scelto in omaggio all’album At the Gate of Sethu dei Nile, band death-metal statunitense. Indottrinati dal papà all’amore per i Pink Floyd,con suo fratello Jiz costruisce un legame unico – già di per sé speciale, in quanto gemelli eterozigoti – in virtù anche della passione per la musica punk e rap non solo internazionale ma anche locale, idolatrando gruppi culto della scena underground ligure. Attorno ai 16 anni scoprono un nuovo mondo, quello del rap, nel quale si buttano a capofitto. Sempre assieme. Jiz diviene difatti una figura fondamentale nel progetto di Sethu, diventando suo producer sin dai primi singoli pubblicati una volta che i due si trasferiscono a Milano. Una volta trasferitosi, pubblica da indipendente il primo EP Spero che ti renda triste… e i singoli Lampioni e Fototessere (feat. Rilah), con i quali inizia la costruzione di un immaginario dark e notturno che tutt’oggi ne caratterizza la produzione artistica. Si fa notare agli addetti ai lavori grazie alla pubblicazione del singolo Butterfly Knife, che segna un cambio stilistico importante. Il background punk si fa più presente, così come le contaminazioni rap, trap e drill. I testi si fanno più crudi e fitti. Il canto diviene quasi un urlo, un grido liberatorio e generazionale con cui esorcizzare la vita e tutte le sue amarezze. Nulla è cambiato con la firma dell’artista in Carosello Records: oltre a Giro Di Notte e Sottoterra – brano con cui Sethu ha passato le selezioni di Sanremo Giovani e che lo ha reso finalista -, anche il brano in gara al Festival di Sanremo Cause Perse sono frutto del talento, dell’intesa e del lavoro di squadra dei due gemelli. A settembre 2022 MTV Italia lo sceglie come Artista del mese, mentre viene invitato ad esibirsi all’evento PLUG MI insieme ad altri artisti della scena urban italiana come Shiva e Rhove. Nel frattempo apre i concerti dei Pinguini Tattici Nucleari al Forum d’Assago e di Willie Peyote all’Ippodromo di Milano. La cifra stilistica dell’artista Sethu è un artista cresciuto con l’affermarsi della musica liquida, dove la fruizione della musica è di per sé fluida ed evasiva nei confronti delle delimitazioni di genere. Trae ispirazione dal suo vissuto, lui che vive le cose con grande emotività e trasporto, ma anche da ciò che più gli piace, sia che si parli di musica – a partire dalle influenze punk, rap, trap, sino alla nuova wave del pop contemporaneo – che di film e anime, come Evangelion. La sua musica racconta prevalentemente l’esperienza di chi vive tra incertezze, ansie e paure per il futuro. Rabbia, tristezza ed euforia si mischiano e si alternano, passando da momenti intimi e introspettivi a passaggi frenetici e caotici. Tra le scelte liriche dei suoi testi e quelle visive di artwork, videoclip e styling, l’immaginario dark è il file rouge che congiunge tutto il suo repertorio, costruendo un mondo fatto di luci ed ombre in cui perdersi, immedesimarsi e ritrovarsi. Fondamentalmente Sethu è un inguaribile doomer che ama gli anime, gli scheletri e il colore nero. L’EP Cause perse di Sethu In occasione della sua partecipazione al Festival esce l’EP omonimo Cause Perse (Carosello Records), una prima raccolta di brani perfettamente coerenti con il sound del pop contemporaneo che include l’omonimo brano in gara a Sanremo e racchiude diverse sfaccettature, spaziando dal rap alle ballad melodiche. Interamente scritto da Sethu e prodotto dal gemello Jiz, l’EP verrà presto suonato anche dal vivo con un tour che toccherà diverse città italiane. Il duetto a Sanremo 2023 Sethu ha scelto di condividere il palco dell’Ariston con i Bnkr44, durante la serata dei duetti di venerdì. Il brano scelto per l’occasione è Charlie fa surf dei Baustelle, di cui quest’anno ricorre il quindicennale della pubblicazione. Bnkr44 è il progetto nato dalla collaborazione fra 7 ragazzi provenienti da Villanuova, piccola frazione in provincia di Firenze, nel 2019. A metà fra collettivo e boy band atipica, i bnkr hanno già all’attivo milioni di stream. Fra musica, pittura, creazione di articoli di vestiario e produzione, il loro lavoro è un manifesto della perseveranza dei giovani della provincia italiana, disposti a mettere tutto in gioco per condividere la propria visione con il mondo. La tenacia dimostrata per raggiungere i propri sogni, l’urgenza di condividerli con i legami più cari e il loro linguaggio contemporaneo, assieme all’indissolubile legame con l’immaginario di provincia, sono stati i primi punti di incontro tra Sethu e i Bnkr44 che hanno permesso di creare fin da subito un’alchimia che darà voce alla Generazione Z della musica italiana sul palco della kermesse.