Sanremo 2023 – Il significato dei look di Chiara Ferragni della Finale scritto da Laura Boni 11 Febbraio 2023 Chiara Ferragni è tornata per la seconda volta sul palco di Sanremo 2023 ed anche questa volta ha voluto lanciare un messaggio attraverso i suoi look. Tutti i suoi abiti, infatti, avranno un unico fil rouge che contribuiranno ha raccontare una storia. Chiara ha iniziato a lavorare ai look a Giugno, ma gli ultimi dettagli sono stati chiusi a ridosso della prima serata. Con lei hanno collaborato Maria Grazia Chiuri, direttore creativo di Dior e Daniel Roseberry, stilista di Schiaparelli, che cureranno i suoi look delle due serate sul palco dell’Ariston. I look di Chiara Ferragni alla Finale di Sanremo 2023: Primo look: Il primo outfit è stato disegnato Daniel Roseberry per Schiapparelli e Chiara ha pubblicato un post per raccontare l’idea da cui è nato il look: La donna e madre guerriera Essere donne senza dover essere considerate solo delle madri. La lotta femminile contro la colpa di voler conciliare tutto è stato il tema che abbiamo chiesto di elaborare a Daniel Roseberry per questo abito realizzato dalla maison Schiaparelli . La durezza dell’armatura oro scolpita sui seni di Chiara rappresenta una forza che non ha bisogno di imitare quella maschile per essere considerata di pari livello. Mentre la sottoveste di satin è dipinta di blu perché è da sempre il colore associato alla sacralità della maternità qui rappresentata come stereotipo della donna mentre nutre un bambino d’oro. Non essere considerate solo apparati riproduttivi è la scelta per cui combattere ogni singolo giorno! Secondo look: L’impronta oro di un corpo di donna impresso sul blu di un abito a colonna. L’audacia di quel gesto artistico e scandaloso dell’artista Yves Klein ha ispirato il look della ss 2023 di Schiaparelli che secondo Daniel Roseberry era la sintesi perfetta del nostro progetto sanremese. Nel lavoro dell’artista francese i corpi delle donne erano liberati dalla loro immobilità di manichino e chiamati a imprimere autonomamente le proprie forme su grandi canvas bianchi da dipingere in blu. Liberate il vostro corpo e fatene ciò che volete perché il corpo della donna è il capolavoro massimo della creazione. Terzo look: Un lungo abito nero di velluto decorato da una collana a forma di utero composta da diverse sezioni di corpo di donna è il simbolo dell’attivismo per i diritti riproduttivi che portiamo a Sanremo. L’abito e il gioiello disegnati appositamente da Daniel Roseberry per Schiaparelli ricordano a tutti che i diritti riproduttivi sono diritti umani. Perché l’accesso all’aborto sicuro e alla procreazione assistita è una questione di diritti umani a cui non dobbiamo rinunciare. Perché ogni essere umano, uomo o donna che sia, deve essere messo in grado di prendere liberamente le decisioni sul proprio corpo. Non permettiamo che le lotte vinte dalle nostre madri debbano essere combattute anche dalle nostre figlie. Quart look: In molti credono che una donna per essere presa sul serio in certi ambiti debba assumere comportamenti maschili o debba vestirsi da uomo per dimostrare capacità di leadership. L’abito pantalone in velluto nero, interrotto da un corsetto con ricamati di perle a forma di addominali, vuole essere una caricatura a questo stereotipo sessista. Un messaggio agli uomini ancora convinti nella narrazione del “mostrare i muscoli” per essere definite donne degne di rispetto. Non rinunciate alla vostra femminilità perché da qualcuno è considerata un punto di debolezza perché è proprio lì che si trova la forza delle donne. Potrebbe interessarti anche: Tutti i testi e i significati delle canzoni in gara