Sanremo 2022: perché non si possono regalare i fiori agli uomini? scritto da Giovanna Codella 3 Febbraio 2022 Fra le tradizioni del Festival di Sanremo ci sono i fiori e gli omaggi floreali che ogni anno vengono donati agli artisti e agli ospiti. Se lo scorso anno Amadeus aveva dato origine a una piccola rivoluzione, scegliendo di consegnare i bouquet anche agli uomini, quest’anno però i fiori sono tornati quasi un’esclusiva per le donne. Già nel corso della precedente edizione, in effetti, Fiorello aveva sollevato il dibattito con una battuta: “Ma che è sta storia che i fiori si danno solo alle donne? Basta, è finita! Parità di genere”. Nel corso del Sanremo 2021, Francesca Michielin aveva ceduto il bouquet al suo partner artistico Fedez. Mentre Victoria dei Maneskin aveva fatto lo stesso con Manuel Agnelli durante la serata dei duetti e Arisa con Michele Bravi. Perché i fiori a Sanremo si regalano solo alle donne Nella seconda serata di questa edizione, trasmessa ieri sera, la stessa Francesca Michielin (questa volta in qualità di direttrice d’orchestra di Emma Marrone) ha ricevuto dal conduttore un bouquet. La cantante lo ha donato senza esitazione al primo violinista dell’orchestra di Sanremo. Anche Hu, poi, ha richiesto un omaggio floreale per Highsnob con cui è in gara al Festival. I due episodi non sono sono passati inosservati tanto che la domanda sul perché il dono sia riservato solo al genere femminile è tornata a farsi prepotente. La risposta è molto semplice. Il gesto di Amadeus è un atto di elegante e genuina cortesia. Molto probabilmente si tratta di un retaggio del caro vecchio galateo. Non ci sarebbe, dunque, nessuna regola scritta che vieti l’omaggio floreale anche agli uomini. Se da una parte non c’è alcun intento discriminatorio, però, non tutte le artiste della manifestazione hanno apprezzato il mazzo di fiori cogliendovi, evidentemente, uno stereotipo di genere da abbattere. In definitiva non è un obbligo che a Sanremo vengano donati fiori solo alle donne. Mentre cederli a uno stimato collega rappresenta per l’artista in questione un messaggio chiaro e forte. Una scelta più che legittima se vista nell’ottica del nostro attuale periodo storico.