Sanremo 2020: il monologo di Rula Jebreal contro la violenza sulle donne. VIDEO scritto da Laura Boni 4 Febbraio 2020 Musica e verità. Poesia e dolore. Rula Jebreal ha donato a Sanremo 2020 un potente, brutale e profondo monologo contro la violenza sulle donne. La giornalista palestinese ha un tono pacato, ma fermo. Intervalla la lettura di alcuni dei testi delle canzoni italiane dedicate alle donne alle terrificanti statistiche sul femminicidio e lo stupro. Nel monologo Rula Jebreal parla anche delle due donne più importanti della sua vita: sua figlia, molto commossa in prima fila, e sua madre, morta suicida dopo una vita di abusi a cui la sua stessa famiglia non aveva creduto. L’Ariston ha regalato una meritatissima standing ovation per quello che si è già candidato ad essere il momento più alto ed intenso di questo Festival. Guarda il video del monologo di Rula Jebreal a Sanremo 2020: Chi è Rula Jebreal: E’ una giornalista palestinese nata a Haifa, in Israele e che è arrivata in Italia nel 1993. Suo padre era un imam di Gerusalemme con origini nigeriane, mentre la madre si uccise quando lei era piccola “dopo un’infanzia di violenze tra i 13 e i 18 anni”, come ha raccontato anche nel monologo a Sanremo. Rula Jebreal è crescita in un collegio di Gerusalemme e negli anni Novanta si trasferì in Italia grazie a una borsa di studio con la quale si diplomò in fisioterapia a Bologna. Le polemiche sulla sua presenza a Sanremo 2020: Le polemiche sulla presenza di Rula Jebreal a Sanremo sono iniziate molto prima che il carrozzone musicale arrivasse all’Ariston. La giornalista è malvista dalla destra italiana, principalmente per le sue posizioni nettamente pro-Palestina:”Evidentemente qualcuno si è spaventato che venisse offerta una ribalta a italiani nuovi come me, che appartengono a un’Italia inclusiva, tollerante, aperta al mondo, impegnata in missioni di dialogo e di pace“, aveva detto la diretta interessata in un’intervista a Repubblica.