Sanremo 2019: è stato il Festival dei giovani scritto da Alberto Muraro 10 Febbraio 2019 C’è uno stereotipo particolarmente diffuso sul Festival di Sanremo. Sono in molti, soprattutto chi non l’ha mai davvero guardato, a pensare la kermesse sia “roba da vecchi”, uno show noioso e pieno di cariatidi, tanto sul palco dell’Ariston, come fra le prime file del teatro. Come ogni luogo comune, anche questo vale la pena di essere sfatato. E ciò è particolarmente valido per quanto riguarda il Festival di Sanremo 2019, conclusosi lo scorso 9 febbraio con la vittoria di Mahmood e la sua Soldi. Basterebbe il beat opera della combo Charlie Charles/Dardust a giustificare un netto cambiamento di tendenza da parte del Festival, che mai come questa edizione si è rivolto ai giovani. Ma ovviamente c’è molto altro che vale la pena di raccontare. Ecco chi è Mahmood! Fin dalla prima serata, è stato evidente l’interesse che i ragazzi hanno manifestato nei confronti della trasmissione, seguitissima proprio dai fedelissimi giovani fan di artisti come Irama, Ultimo, Il Volo, Federica Carta e Shade o ancora Briga. Gli stessi che poi hanno reso questa edizione della Kermesse la più seguita di sempre sui social più in voga fra gli adolescenti, come Twitter e soprattutto Instagram. RECORD su tutte le piattaforme digitali.#Sanremo2019 è il più commentato di sempre sui social, con oltre 15 milioni di interazioni (+9% vs 2018)@SanremoRai, @RaiUno, @RaiRadio2, @RaiPlay, @RaiNews, @ClaudioBaglioni pic.twitter.com/sH6D37xgpW — Ufficio Stampa Rai (@Raiofficialnews) February 10, 2019 Claudio Baglioni, in barba a qualunque polemica, si è portato a casa un Festival fresco, originale, gentile e posato. Non c’è stato troppo spazio per la retorica, per la canzone melodica, che ha comunque trovato la sua ridotta nicchia di rappresentazione. E il bello è che la vittoria del giovanissimo Mahmood, alla fine, è stata determinata anche e soprattutto dai giornalisti e dalla giuria di qualità, per la maggior parte appartenenti ad una generazione diversa rispetto a quella del vincitore. Un segno, questo, di come non necessariamente la grandezza anagrafica corrisponda a quella artistica. https://www.instagram.com/p/Btsx1RohRNb/ Per Mahmood, adesso, si apre un nuovo scenario, che risponde al nome di Eurovision Song Contest 2019. L’artista italo-egiziano ha tutto quello che serve: lo stile, il beat, il melting-pop, l’approccio da popstar. Tutto. Andiamo a prenderci Tel Aviv, Alessandro. Questa è la volta che vinciamo per davvero. Che cosa ne pensate del Festival di Sanremo 2019?