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#RomaFF12: My Friend Dahmer, la recensione del film con Ross Lynch

scritto da Paola Pirotti
Festival del Cinema di Roma 2017 Ross Lynch

In questi giorni GingerGeneration.it è alla Festa del Cinema di Roma 2017 (nota anche come RomaFF12) per assistere a grandi anteprime, incontri con personalità dello spettacolo e eventi imperdibili. Oggi, abbiamo partecipato alla proiezione speciale di My Friend Dahmer con protagonista Ross Lynch, presentato nella sezione Panorama di Alice nella Città.

Da popstar ad aspirante serial killer?
Ross Lynch non è solo un bravo cantante ma anche un ottima promessa del cinema, a quanto pare. In Austin & Ally ha fatto innamorare le giovanissime di tutto il mondo – in Teen Beach Movie si è proposto come erede di Zac Efron per Disney Channel. Per il suo ultimo film, però, ha messo da parte il sorriso smagliante e la voce angelica per mettersi in gioco nei panni di un assassino al liceo. Una scommessa che, visto il successo di critica oltreoceano del film, sembra aver vinto alla grande. E vi spieghiamo anche perché.

In My Friend Dahmer Ross Lynch cambia volto: indossa gli occhiali, una postura curva e uno sguardo inquietante. Siamo negli anni ’70 e lui è Jeffrey Dahmer, un adolescente disturbato e con una strana ossessione per gli incidenti e le ossa. Non ha amici fin quando non comprende che facendo alcuni scherzi può attirare l’attenzione di un gruppo di ragazzi della sua scuola. My Friend Dahmer, quindi, oscilla tra l’inquietudine dell’adolescenza – e grazie a cui lo spettatore proverà empatia con il suo personaggio – e la nascita di un mostro che, come ricorda la cronaca, sarà artefice di 17 omicidi, il primo commesso a soli 19 anni.

Il film di Marc Meyers è la vigilia di una strage, non in senso materiale come potrebbe sembrare. La vera strage sta nell’osservare Jeff perdere totalmente se stesso e diventare lo psicopatico che oggi è riconosciuto in tutto il mondo.
My Friend Dahmer è un lavoro interessante nel momento in cui non cerca di delineare il profilo di un serial killer quanto di apparire come un oscuro romanzo di formazione. Jeff è la sua solitudine, l’odio inconscio per se stesso e la curiosità malata per l’essere umano come cruda e crudele cavia da laboratorio. Lo spettatore non può far a meno di provare sincera tristezza per lui, per poi sentirsi inorridito al solo pensiero.
L’interpretazione calzante di Ross Lynch è uno degli aspetti più lodevoli: il lavoro sul corpo e la sua espressività fanno dimenticare in pochi secondi “la star di Disney Channel”.

Nel cast troviamo anche Nat Wolff (recentemente visto in Death Note) che con il personaggio di Ross Lynch riesce a trovare intesa e umanità – e a cui appartengono alcune delle scene migliori.
Senza dubbio, My Friend Dammer è la storia dell’angoscia di un adolescente, i suoi tentativi e i suoi fallimenti come essere socialmente accettabile. Che in seguito sia diventato un assassino – ecco, quella è un’altra storia.

Ecco il trailer di My Friend Dahmer:

Cosa ne pensate del nuovo ruolo di Ross Lynch? Curiosi di vederlo in My Friend Dahmer?