Quella irrefrenabile voglia di Shopping… scritto da admin 4 Giugno 2007 Ecco. Di nuovo. Un altro periodo “no”. Ci sentiamo un po’giù di morale, litighiamo in continuazione col nostro ragazzo e in più, ci si mette anche quell’antipatica della professoressa di matematica che proprio non ne vuole sapere di smettere di interrogarci. Le giornate, quindi, ci sembrano un po’ nere e senza particolari scosse positive. Perché allora non consolarsi con un po’ di shopping? Niente di costoso, certo. Solo un regalino per scaldarsi il cuore e coccolarsi un po’, quel tanto che basta per sentirsi meglio. Vediamo! Cosa potremmo comprarci? Un ombretto nuovo? Un top da sera per la disco? Oppure un semplice gloss per le labbra! Insomma, una cosa piccola piccola anche se, a dire il vero, ci servirebbe proprio quel doccia gel abbinato a quell’idratante all’aroma di zucchero filato appena uscito nelle profumerie! Ma sì, una piccola spesuccia ce la possiamo concedere, giusto per tirarci un po’ sù. Eccoci quindi a girare per negozi con la nostra amica del cuore, ecco che il solo vedere la nostra immagine riflessa nella vetrina ci fa già sentire meglio ed ecco che, mentre entriamo nel nostro negozio preferito, iniziamo a provare un senso di soddisfazione solo nel sentire sulla nostra pelle il calore che irradiano i faretti alogeni puntati su di noi, quella luce iridescente che ci fa sentire quasi una star. Mentre passeggiamo fra gli scaffali però, veniamo attirate da tutta quella merce esposta e siamo talmente euforiche che vorremmo comprare tutto. In fondo però, a pensarci bene, ci servirebbero proprio un paio di jeans nuovi. E lì, a pochi metri, ce ne sono un paio di Pinko carinissimi che farebbero proprio al caso nostro. Per andare a quella festa poi, non abbiamo niente da mettere. Via nel carrello, quindi! A quel punto la nostra amica si prova una t-shirt piena di brillantini sul davanti a formare la scritta “hot” in un rosso fuoco scintillante. Le sta d’incanto, non c’è che dire. Ne vogliamo assolutamente una uguale ma se compriamo i jeans ed il lucidalabbra nuovo sforiamo già con la paghetta settimanale. Forse però la mamma potrà darci un anticipo di una settimana e poi stiamo facendo degli investimenti! Un paio di jeans ed una maglietta, intonati ad un make up è quello che ci vuole per non passare inosservate alla festa. E poi il nostro boy ci guarderebbe ammirate e non litigheremmo più con lui per qualsiasi stupidaggine. E avanti così, fino alla cassa, dove ad attenderci, oltre alla cassiera che passa i nostri acquisti con la penna ottica, c’è anche l’amaro conto. Un finale che già conosciamo, non è vero? E dite la verità: quante volte ci siamo trovate in questa situazione? Quante volte ci siamo sentite come la Becky Bloomwood dei romanzi di Sophie Kinsella? Ve la ricordate? L’autrice (in tutto il corso della saga dal titolo “I Love Shopping”, dedicata alla giornalista finanziaria sempre col rosso in banca, appassionata di shopping e bravissima a nascondere gli estratti conto della carta di credito al fidanzato), non fa altro che descrivere con ironia e simpatia un pezzetto di ognuna di noi, ragazze e donne di tutte le età eccitate solo all’idea di camminare per un centro commerciale con in mano una miriade di buste e pacchetti lucidi, colorati e contenenti oggetti e abiti per noi utilissimi. Già, utilii e necessari, perché queste sono le parole-chiave! La domanda, quindi, è: siamo veramente convinte che tutte le cose che compriamo ci servano sul serio? Abbiamo sicuramente bisogno del jeans ultimo modello o del top un po’ vintage per andare in discoteca? Non abbiamo già il beauty-case stracolmo di ombretti, gloss, mascara e blush in tutte le tonalità? La mamma non ci ha già regalato per il compleanno l’ultimo kit di Pupa per il bagno/doccia? Okkei, non sarà allo zucchero filato ma anche l’aroma di vaniglia è buono e delicato. Occhio, quindi, alle nostre tasche e agli acquisti incauti e non ragionati. Perché dietro l’angolo si nasconde il pericolo che la nostra passione per gli acquisti si trasformi in quello che gli psicologi definiscono compulsive buying (in parole povere, una sorta di febbre da shopping). Per le shopper, infatti, non è tanto importante cosa si compri (cd, abiti, profumi, candele, generi alimentari ecc) ma entrare in un negozio e uscirne cariche di pacchi: perché solo così ci si sente di aver pareggiato il conto con lo nostro stress e con una giornata cominciata male. Vuoi conoscere tutte le novità di Matteo Manassero ? Scopri tutti i segreti di Francesco Molinari, per essere sempre un golfista al Top! Tutte le ultimo news dell’ European Tour , il prestigioso appuntamento con il golf.