4 pratici consigli per affrontare l’esame della patente B da privatisti scritto da admin 19 Maggio 2016 La patente B è uno degli obiettivi principali che ci prefissiamo quando cresciamo: conseguirla è forse il primo respiro di libertà adulta che ci è concesso. L’idea di avere la patente B corrisponde un po’ al renderci indipendenti, autonomi. Guidare ci permette di poter andare a un concerto con le amiche, di riaccompagnare a casa la fidanzata, di viaggiare con gli amici. Frequentare una scuola guida è diventato una tappa, un rito di iniziazione, un passaggio comune alla vita di molte persone, ma non tutti scelgono di affrontare gli esami preparandosi con l’aiuto di una scuola guida. Se il tempo manca, se la scuola e lo sport assorbono troppe energie e se si possiede un buon metodo di studio, l’ipotesi di prendere la patente da privatista può essere la scelta giusta. Certo, l’idea che il privatista autodidatta sia mal visto dagli esaminatori e possa essere svantaggiato rispetto ai coetanei che si presentano con l’appoggio di una scuola guida è piuttosto diffusa, ma c’è una buona notizia: questa idea è infondata! Indubbiamente studiare da privatisti presenta lo svantaggio di non potersi affidare all’istruttore di scuola guida e ai suoi preziosi consigli, ma i vantaggi legati al risparmio economico e alla libertà di gestirsi autonomamente tempi e modi di studio spesso fanno protendere i ragazzi a scegliere questa strategia. Al di là dei vantaggi e degli svantaggi che possono avere i ragazzi e le ragazze che si presentano come privatisti, vogliamo darvi qualche consiglio su come affrontare le prove d’esame e prendere, finalmente, la tanto ambita patente B! Gestire bene il proprio tempo è fondamentale: non avendo un appuntamento fisso in scuola guida abbiamo la possibilità di studiare nei momenti in cui non siamo impegnati, ma l’assenza di routine può far dilatare i tempi e farci perdere giorni di studio preziosi. Per questo il primo consiglio che ci sentiamo di darvi è legato alla gestione del proprio tempo di studio. Pianificare i momenti in cui studiare può essere fondamentale per restare al passo con il programma, e organizzare prove di guida a breve distanza l’una dall’altra può essere la mossa vincente per non perdere confidenza con la vettura. Un altro consiglio prezioso è quello di affidarsi alle lezioni presenti sul web, studiando dal manuale patente online ed esercitandosi con i quiz presenti sul sito e sull’app. I quiz per la patente sono molto difficili se affrontati senza preparazione, ma li troverete estremamente semplici se vi eserciterete, e la semplicità e la comodità di poter testare la propria preparazione sull’app rappresenta un enorme risparmio di tempo. Un aspetto da non sottovalutare è prestare molta attenzione alla modulistica. La burocrazia talvolta può sembrare eccessiva, ma è anche necessaria, ed è per questo che bisogna prestare molta attenzione ai passaggi da seguire. Per conseguire la patente B, il candidato privatista deve infatti presentare la domanda sul modulo TT2112 scaricabile online sul portale dell’automobilista o presso un ufficio della Motorizzazione civile. Al modulo va allegata una documentazione corposa, ed è fondamentale che al momento della presentazione della domanda d’esame siano presenti tutti i documenti richiesti. Quindi occhio ai documenti, e occhio a non far passare sei mesi dall’esame teorico a quello pratico altrimenti si rischia di far scadere il foglio rosa e dover ricominciare tutto da zero! L’ultimo prezioso consiglio che ci sentiamo di darvi è di credere in voi stessi e nelle vostre scelte perché con impegno e dedizione nessun ostacolo è insormontabile. Dopo tutti questi consigli, prendere la patente B da privatista vi sembra ancora così difficile?