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Prove Invalsi – Arrivano le Istruzioni per l’uso

scritto da Laura Boni

“Prove Invalsi – Istruzioni per l’uso”. Maggio si avvicina e l’Istituto di valutazione dell‘Invalsi ha deciso di scrivere direttamente agli studenti inviando loro un opuscolo sui test che si svolgeranno ormai tra pochissimi giorni. “Cari studenti, questo opuscolo è dedicato a voi che tra pochi mesi affronterete le prove Invalsi. Leggetelo con attenzione. Ci troverete – scrive Paolo Sestito, commissario straordinario Invalsi – molte informazioni utili. Grazie per la vostra collaborazione e buon lavoro!”.

Il volantino spiega ai ragazzi di tutte le scuole italiane modalità di preparazione dellInvalsi, sottolinea che la partecipazione “è molto importante” e li invita a impegnarsi “al massimo”; inoltre, si ribadisce anche l’obbligatorietà delle prove: “tutte le scuole devono effettuare le prove perché obbligatorie per legge (art. 51 comma 2 del Decreto-Legge 9 febbraio 2012, n. 5 convertito in legge n. 35)”.

Leggi i 10 punti del volantino di Prove Invalsi – Istruzioni per l’uso:

1) – Cosa sono le prove INVALSI?
Sono lo strumento utilizzato per rilevare e misurare periodicamente il livello di apprendimento degli studenti italiani.
Gli standard delle prove sono definiti a partire dalle Indicazioni per il curricolo del Ministero.
Attualmente si prevede la somministrazione di prove oggettive di italiano e matematica, discipline scelte anche per la loro valenza trasversale.
È, inoltre, prevista la somministrazione di un questionario anonimo.

2) – A chi sono rivolte?
Le prove INVALSI sono rivolte a tutti gli studenti che frequentano le seguenti classi:
► II e V primaria;
► I e III secondaria di I grado (solo per la classe terza è prevista la valutazione);
► II secondaria di II grado.

3) – A cosa e a chi servono?
Servono per monitorare il Sistema nazionale d’Istruzione e confrontarlo con le altre realtà comunitarie ed europee. In particolare servono a:
► ciascuno studente – perché è un diritto conoscere il livello di competenze raggiunto
► le singole istituzioni scolastiche – per l’analisi della situazione al fine di mettere a punto eventuali strategie di miglioramento
► il Ministero dell’ Istruzione – per operare investimenti e scelte politiche

4) – Chi prepara le prove?
Le domande delle prove, i cui contenuti rispettano un preciso quadro di riferimento sia per l’italiano sia per la matematica, sono predisposte da insegnanti dei diversi livelli scolastici opportunamente formati.
Queste domande sono prima testate su un campione ristretto di studenti per verificarne l’affidabilità e la validità e, successivamente, solo quelle valide vengono scelte collegialmente da un team di esperti.

5) – Perché sono importanti?
Le prove, che per ciascun livello di classe si svolgono sul territorio nazionale nella stessa giornata, sono importanti perché permettono di confrontare ciascuna classe e ciascuna scuola con:
► l’intero Paese
► le macroaree geografiche
► le singole regioni/province
► le scuole della stessa tipologia Le prove servono a confrontarsi col sistema nel suo complesso e rappresentano uno strumento in più ma non sostituiscono la valutazione dell’insegnante.

6) – E’ necessaria una preparazione?
Per affrontare le prove non è richiesta alcuna specifica forma di preparazione. Se tu, però, volessi vedere come sono fatte e provare a farle, ricorda che le prove degli anni precedenti sono scaricabili dal sito dell’INVALSI.
Per la secondaria di II grado, le prove sono uguali per tutti i tipi di scuola (licei, istituti tecnici, istituti professionali) e quindi non vogliono rilevare le specifiche nozioni apprese in ciascuna di esse ma le competenze di base acquisite durante l’intero percorso formativo.

7) – A cosa serve il questionario?
Il questionario, anonimo, serve a raccogliere preziose informazioni sulle caratteristiche degli studenti di una scuola e sul loro contesto familiare. Gli studenti più grandi possono esprimere, sempre in forma anonima, opinioni sulle attività della scuola ed esplicitare le loro esigenze.
Le informazioni raccolte con i questionari offrono un’ulteriore chiave di lettura dei dati e permettono di confrontare, in maniera più equa, i risultati di scuole diverse e di fornire maggiori supporti a quelle scuole che operano in un contesto difficile.

8) – In che forma vengono restituiti i risultati? E a cosa servono?
I risultati delle prove sono restituiti alle singole scuole in forma privata e anonima.
Ciascuna scuola potrà analizzare dunque i risultati dell’apprendimento dei propri studenti confrontandoli al proprio interno (classi della stessa scuola) e con altre scuole.
Questa comparazione consentirà a ogni Istituto scolastico di valutare la propria efficacia educativa e di riflettere sulla propria organizzazione didattico-metodologica al fine di promuoverne il miglioramento.

9) – Cosa si intende per classi “campione” ?
Affinché le scuole possano confrontare i loro dati con l’esterno, l’INVALSI individua, per ciascun livello scolare, alcune classi campione, rappresentative di tutte le realtà scolastiche italiane, i cui risultati fanno da standard di riferimento.

10) – TUTTE le scuole devono effettuare le prove perché obbligatorie per legge (art. 51 comma 2 del Decreto-Legge 9 febbraio 2012, n. 5 convertito in legge n. 35).

Guarda qui il volantino Prove Invalsi – Istruzioni per l’uso