Pino è: la recensione dello show Rai Uno dedicato a Pino Daniele scritto da Alberto Muraro 7 Giugno 2018 Pino è, il concerto evento dedicato a Pino Daniele tenutosi lo scorso 7 giugno allo Stadio San Paolo di Napoli, è stato una mezza delusione. Anzi, forse una delusione intera. La sensazione, da parte nostra e di tanti altri telespettatori sui social, è che il live sia stato una grande, gigantesca occasione persa. #Pinoè 💙Adesso su #Rai1 e @RaiRadio2 #PinoDaniele pic.twitter.com/jAh0Z98LLv — Rai1 (@RaiUno) June 7, 2018 La line-up presente, in primis, avrebbe idealmente dovuto essere modificata fin dall’inizio. Molto bello vedere artisti come Jovanotti, Emma Marrone, Gianna Nannini o Alessandra Amoroso (giusto per fare un paio di esempi) insieme sul palco. Peccato soltanto che, ed è evidente, un evento di questa portata avrebbe meritato un parterre de rois molto più partenopeo. "A me me piace 'o blues e tutt'e juorne aggiò canta'Pecchè m'abbruscia 'o fronte 'e 'na manera aggio sfuca' "L'abbraccio di @RamazzottiEros e @lorenzojova a #PinoDaniele #Pinoè #Rai1 #AMePiaceOBlues pic.twitter.com/FPBKeBcROJ — Rai1 (@RaiUno) June 7, 2018 La sensazione diffusa, soprattutto fra i conterranei dell’indimenticabile Pino Daniele, è che soltanto un napoletano verace possa rendere un omaggio efficace al compianto interprete. Tutto questo, ovviamente, senza nulla togliere alle rime di Jovanotti o alla vocalità prorompente dell’artista di Vivere a Colori o a quella di Essere Qui. La verità, come sottolineato da molti, è che le canzoni di Pino Daniele, in effetti, possano essere cantate nel migliore dei modi soltanto dal loro interprete. Va da sé, dunque, che qualsiasi gorgheggio (persino quelli da pelle d’oca di Giorgia) o interpretazione personale facciano perdere molto alla canzone originale. Va da sé, come corollario, che l’idea (seppur a scopo benefico) sia stata decisamente rischiosa e forse un tantinello azzardata. Se a questo aggiungiamo, inoltre, la scelta di alcuni artisti (come Claudio Baglioni o Antonello Venditti) di presentare dei pezzi non appartenenti al repertorio di Daniele, il cerchio si chiude. In questo senso, vale la pena di citare un tweet del dj Claudio Coccoluto, sempre sul pezzo quando si tratta di polemiche. quando si accetta di celebrare “qualcuno”, si dovrebbe avere la delicatezza di lasciare il proprio ego a casa, ben chiuso.#PinoÈ — Claudio Coccoluto (@coccodj) June 7, 2018 Ad aver salvato baracca e burattini, insomma, sono state proprio le canzoni di Pino Daniele. Impossibile non ricordare con affetto brani come Napule è, Je So’ Pazzo o Che male c’è. Peccato solo che siano stati presentati, in molti (troppi) casi con un inutile eccesso di enfasi, travolti dall’ego dei cantanti che gli hanno presentati. Per non parlare, ovviamente, dei siparietti più o meno comici della serata, da quelli di Alessandro Siani a quello (ancora più fischiato) di Enrico Brignano. Lasciatecelo dire ma Pino Daniele non se lo sarebbe proprio meritato uno spettacolo così. Si poteva fare di meglio, molto di meglio, e per di più con “poco”. Che cosa ne pensate di Pino è, il concerto evento dedicato a Pino Daniele? Vi è piaciuto?