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PewDiePie risponde con un video alle accuse dei giornali

scritto da Claudia Lisa Moeller

PewDiePie ha fino ad oggi pubblicato un video sulle polemiche che l’hanno coinvolto. Lo svedese più famoso al mondo ha smesso per un attimo i panni di recensore dei videogiochi e ha spiegato cosa è successo. Dal suo punto di vista tutto quello che nei giorni scorsi è stato scritto su di lui sui giornali e non solo, sarebbe dovuto alla “gelosia”. Vi riportiamo sotto il video integrale così potrete sentire con le vostre orecchie cosa abbia detto PewDiePie.

Noi vi riassumeremo solo e tradurremo alcuni pezzi del suo discorso di difesa. Per lo scandinavo quanto successo è dovuto all’invidia di molti giornali, in particolar il Wall Street Journal, che lo avrebbe preso di mira da sempre. Infatti il giornale come fa notare PewDiePie titolò su di lui, nel remoto 2013, che se costui era lo youtuber più di successo al mondo, allora eravamo condannati. O fregati, se volete usare un’espressione più colorita.

PewDiePie, quindi, si lancia nel raccontare come da sempre gli youtuber dalla stampa siano stati visti con una certa alterigia. Tanto più considerando quale enormi numeri di seguaci o di fan contano alcune celebrità di Internet. Nemmeno un giornale rinomato e venduto vanta decina di milioni di lettori. PewDiePie narra nel video che non ha mai fatto mistero delle entrate che è riuscito da solo a guadagnare grazie ai suoi video, ma non ha nemmeno mai sbattuto in faccia a nessuno cosa ha guadagnato. Anzi rilancia che nessuno ha mai parlato delle sue innumerevoli attività di beneficenza.

Questa è forse la parte più debole della sua difesa. #Tuttiinvidiosi è un hashtag degno di ragazzine insicure. Inoltre il punto che alcuni hanno mosso ai suoi video, spesso davvero al limite con il buon gusto, sono di altra natura. Inoltre per quanto PewDiePie possa avere milioni di iscritti, non so quanto davvero qualcuno voti o venga influenzato nella vita di tutti i giorni dai suoi video. I giornali sono ancora il quarto potere, è in discussione se dovranno dividere lo scettro del potere con altri mezzi di informazione che sono nati negli ultimi anni. Siamo abbastanza certi che non venga preso PewDiePie come riferimento per commentare la vita politica e gli avvenimenti della cronaca.

Infine solo una questione di stile: la beneficenza la si fa in silenzio, ottimo che abbia aiutato qualcuno con i suoi soldi. Ma perché se ne sarebbe dovuto scrivere? Ma andiamo oltre.

Per PewDiePie molti attacchi dei giornali sono proprio dovuti per screditare lui e guadagnare loro vendendo più copie. Infatti volevano solo un “big title”, un titolo importante per lo youtuber. Ecco quindi le accuse di antisemitismo come verrebbero spiegate. Soprattuto il Wall Street Jorunal aveva sostenuto che in alcuni vecchissimi video di PewDiePie il giovane avesse detto altre frasi antisemite.

PewDiePie dice anche:

Quest’anno mi sono ripromesso di sorridere. Sono diventato di successo, posso farcela contro tutto questo, quindi eccomi qui.

Dunque lo youtuber affronta la questione di petto. Sostiene che a chi è piaciuto il video è giovane, a non è piaciuto era di una certa età. Comunque e qualsiasi cosa si potesse pensare del video ripete lo youtuber che aveva fatto il video per dimostrare cosa si può ottenere con $ 5. Riconosce, però, che le cose gli sono sfuggite di mano:

Mi dispiace per le parole che ho usato. So che hanno offeso delle persone e ammetto che lo scherzo è andato molto ben oltre. Penso che si possa scherzare su tutto, ma reputo che ci sia un modo corretto per farlo. Io ho sempre pensato di me stesso che spingo sempre un po’ più in là i limiti. Sono un novellino della risata e ho già sbagliato in passato, ma c’è sempre stato modo di rimediare e di crescere.

Quello che forse PewDiePie non ha compreso è che il video in sé era disgustoso. Oltre che stupido. Scovare un sito dove poveracci, anche magari del terzo mondo, sono disposti a tutto per $ 5 ed umiliarli pubblicamente non è divertente. Non era divertente scrivere ad una ragazza disposta a tutto di bere la candeggina.

Gli indiani che hanno esibito lo striscione antisemita, riportanti le parole di PewDiePie, erano solo la riprova di cosa per pochi dollari puoi ottenere sfruttando la fame e la disperazione altrui. Internet ha solo avvicinato mondi una volta lontanissimi alla portata di click. Se PewDiePie non si fosse subito offeso con la stampa, avrebbe notato che alcuni giornali hanno sottolineato come un milionario abbia chiesto a dei poveracci di dilettarlo con frasi razziste.

Inoltre se ha ammesso che ha già fatto errori del genere, perché ripeterli? Dagli errori si impara, non ha senso ripeterli all’infinito! Questa volta, però, assicura PewDiePie ha imparato la lezione e starà più attento in futuro.

Continua lo youtuber sostenendo che Wall street Journal non gli avrebbe dato modo di difendersi. O almeno racconta che prima la testata giornalistica sia andata dalla Disney e da Youtube mostrando i video in questione e chiedendo come avrebbero reagito alla notizia che PewDiePie fosse un razzista. Secondo lo svedese il giornale in questione avrebbe estrapolato dei pezzi dai suoi video. Solo dopo, molto dopo, avrebbero proposto al giovane youtuber di difendersi sulle pagine del loro giornale.

Questo non era un articolo, ma un attacco personale contro di me.

Ha anche aggiunto che il fatto che alcuni gruppi di neo nazisti lo avesse elogiato era cosa a lui ignota. Appena lo è venuto a sapere ha scritto che se ne dissociava completamente. Chiude il video commentando le reazioni sui giornali e sul web:

Io capisco e comprendo che a qualcuno non possano piacere i miei scherzi. Lo rispetto questo. […] Le reazioni e la rabbia che è seguita al mio video è stata ingiustificata. Cose da pazzi. Celebrare il fatto che il mio show per Youtube sia stato cancellato, dove centinaia di persone ci hanno lavorato sopra, è giusto?

Richiamando anche il tweet al veleno di JK Rowling in merito alla vicenda, PewDiePie commenta ancora:

Come pensate che chiamarmi fascista possa aiutare qualcuno? […] State prendendo di mira un ragazzo svedese che cerca di essere divertente e il più delle volte fallisce, ma non ha nessun intento anti-semita.

Odio qualcuno con i miei scherzi? No. Semmai penso che siano loro (i giornali) a normalizzare l’odio.

PewDiePie si congeda con queste parole:

Siamo nel 2017. Io sono qui e continuerò a fare video. Bel tentativo Wall Street Journal, bella mossa. Provateci ancora, *****. (gestaccio)

Infine voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno sostenuto e difeso.

Si congeda lo youtuber dicendo che non ci può credere che nessuno trai giornali che si sono occupati della vicenda abbia notato il saluto con le nocche.

PewDiePie ha avuto ragione ed è davvero solo una questione di invidia dei giornali nei suoi confronti o ha davvero esagerato?