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Percorsi creativi 2: farsi conoscere nel web

scritto da admin

Grazie ai consigli della creativa Elena Fiore, abbiamo scelto la tecnica e il settore in cui vogliamo liberare la nostra fantasia e manualità. Ora che abbiamo raggiunto un livelllo soddisfacente, cerchiamo allora di capire come poterci fare pubblicità. Prima di tutto, guardiamo al web come vetrina innovativa per le nostre creazioni.
 
Chiediamo di accompagnarci in questo nostro secondo step dei "Percorsi creativi" a Giulia Boccafogli, architetto e designer di bijoux bolognese che proprio grazie al web sta facendo conoscere in tutta Italia i suoi "giulielli". Poniamo a Giulia solo tre domande, sicuri che la sua passione incontenibile ci trasmetta tutto ciò che c’è da sapere sull’argomento.
 
Farsi conoscere in Internet… Perchè?
Perchè non ha costi. Aprire un blog ad esempio, oggi è facilissimo e, cosa non da poco, gratuito. Internet inoltre è un mezzo talmente importante e immediato che rappresenta una risorsa enorme anche perchè piano piano anche le testate giornalistiche principali, i cool hunter e le aziende lo utilizzano per vedere cosa di nuovo c’è in circolazione.
 
Avere qualcosa da dire
Però, non basta "esserci" per farsi conoscere. Le immagini che si espongono parlano da sè e la gente che le visiona inizia già da tempo ad avere una sua educazione rispetto a quello che le si propone. Le idee non bastano, è vero, ma sono la base imprescindibile da cui partire. Bisogna avere qualche cosa da dire.
 
Capire il proprio livello
Innanzitutto quindi è molto importante capire a quale livello ci si vuole e ci si puo’ collocare. La prima cosa, fondamentale, il primo mito da sfatare, è che per "farsi conoscere" davvero bisogna che ci siano idee effettive e non copiate, in questo momento piu’ che mai. Il mondo e il web nello specifico, sono invasi da blog e forum dedicati alla creatività di giovani e meno giovani che già da tempo utilizzano questa risorsa come vetrina e mezzo comunicativo in modo piu’ o meno professionale con proposte piu’ o meno valide.
Quali possibilità Internet offre per farsi conoscere?
I blog non sono l’unica risorsa a disposizione in internet e comunque non bastano per farsi conoscere: un blog spesso ci limita a metterci in comunicazione con persone che hanno le stesse nostre passioni, attraverso lo scambio di link, i commenti lasciati, le visite… ma, sebbene sia un bellissimo mezzo di condivisione, non è utile, in questo senso, a fini "lavorativi".
Farsi recensire dai blog specializzati
In rete esistono una miriade di siti, di magazine on line, di blog specializzati sul design, la moda, il lifestyle e il cool hunting, piattaforme che mettono a disposizione la predisposizione dei loro autori a raccontare le nuove proposte. Bisogna quindi puntare a farsi recensire, a ottenere pubblicazioni.
Questo è importantissimo. Fino a un po’ di tempo fa esisteva solo la possibilità di ottenere pubblicazioni sul cartaceo, che comunque rimangono sempre il supporto piu’ efficace e importante. Da quando è esplosa la mania dell’hand made, del design in senso artistico e artigianale (non quindi nel suo senso piu’ tradizionale), è arrivata anche la possibilità di ottenere pubblicazioni importanti anche sul web. Anche questo aspetto è spesso gratuito.
 
Certo è doveroso osservare che, soprattutto i siti piu’ importanti, selezionano le segnalazioni da fare e quindi, ancora una volta, risulta importante la sostanza di base del proprio lavoro. Umiltà quindi sempre e tanta autocritica e senso dei propri limiti.
 
Come presentarsi ai blog specializzati
Per presentarsi, niente tempeste di mail: ne basta una breve. Una presentazione di chi sei e cosa fai e un link al blog o al sito, fondamentale. Evitare di allegare decine di foto. Al massimo una bella brochurina in pdf con una bella foto e qualche riga, tipo comunicato stampa. STOP. Ricordati che ti stai rivolgendo a qualcuno che reputi competente, per cui se l’idea piace troverai riscontro. I gadget inoltre son sempre cosa gradita se si ha un indirizzo a cui spedire. Una dimostrazione di quello che si sa fare puo’ essere una cosa utile, ma non indispensabile.
Tutto il mondo in un click
Internet inoltre accorcia le distanze. Se sei un giovane designer di Bologna, come me, avrai la possibilità di farti conoscere facilmente anche a Roma… con un clic e a New York con un altro clic, ma solo se utilizzi l’inglese come lingua di comunicazione (importantissimo se punti anche a farti strada fuori dall’italia per esempio è quindi un blog bilingua).
 
Dopo il blog, un sito personale
Ma anche qui bisogna mettere un punto ulteriore. Il blog è efficace e importante ma non per presentarsi alle aziende o ai potenziali acquirenti piu’ importanti: superato il livello base, bisogna farsi assolutamente un sito internet. Ma questo è un passo successivo: visto l’investimento anche monetario che per molti comporta la creazione di un sito internet ben fatto, credo che convenga farlo quando già un po’ di strada è stata fatta.
 
Come sfruttarle al meglio?
In realtà credo che in un mondo dominato dal marketing, dove spesso l’immagine è la cosa piu’ importante, ahimè, ancor piu’ dell’essenza, la risposta vera sia quella che ho già dato all’inizio: sostanza.
 
Curare il proprio blog
Nel caso in cui fosse il blog la vetrina prescelta, risulta molto importante strutturarlo in modo immediato e pulito, e aggiornarlo molto spesso, in questo modo un visitatore sarà invogliato a tenerlo perennemente sottocontrollo.
 
Crearsi una propria identità e uniformare lo stile
La comunicazione è molto importante. Uniformare lo stile è fondamentale, ma anche abbastanza spontaneo credo. Tutto parte dal logo e dal brand che si sceglie. Se si decide come me di usare nome e cognome basterà poco. Più è lineare l’impronta grafica che si sceglie e piu’ sarà facile adattarla a ogni oggetto. Certo se si realizzano gioielli kawai l’idea di usare carte fatte a mano come me, non è in linea con lo stile. Meglio carta colorata e fluo ad esempio. Importantissimo è evitare qualsiasi tipo di copiatura, anche perchè, se davvero si vuol far strada, crearsi una propria identità risulta doppiamente utile. Se poi non si è bravi con l’html evitare di strafare col blog: meglio cose pulite e semplici. Ad esempio, un fondo bianco e il logo in alto saranno sufficienti e sufficientemente neutri per mettere in risalto l’oggetto. Pensate ad un museo. L’allestimento di uno spazio espositivo, di un contenitore, deve essere pulito, neutro, per permettere al visitatore di concentrarsi sulle opere esposte. Stessa cosa è per l’"immagine coordinata" del proprio brand. Cio’ che conta è la sostanza e, se si fan cose troppo complicate, si finisce per perderla di vista.
 
Crearsi una propria rete di contatti
Poi i contatti. In rete, e qui aggiungo anche l’incredibile risosorsa che rappresentano alcuni social network come Facebook e My Space, si fanno conoscenze importanti. Non solo clienti potenziali, ma anche e soprattutto possibili collaboratori e colleghi. Crearsi una propia rete di contatti di fiducia è molto importante. Proprio come nella vita normale, così anche in rete si possono conoscere validissime professionalità da coltivare con rispetto e stima.
 
Impeccabilità nel servizio ai clienti
Oltre alla sostanza, poi, c’è finalmente l’immagine, che comunque va curata. Ricordiamoci che il "passaparola" è comunque sempre il motore principale di un successo effettivo. E poichè le notizie e i pareri circolano, passano di bocca in bocca, l’impeccabilità è fondamentale. Non solo a livello pratico (fattura del prodotto finito, confezionamento, packaging e così via) ma anche a livello comportamentale.
 
Mettiamo ad esempio il mio caso. Se io spedisco ad una cliente un paio di orecchini che poi arriverà rotto a causa dell’inadeguato imballaggio, ne andrà di mezzo la mia professionalità globale. Se invece gli orecchini arrivano perfettamente imballati e ben confezionati, allora la cliente potrà godere a pieno del suo acquisto e della bellezza che lei ha visto nella sua scelta. Quindi l’impeccabilità del servizio totale è basilare e imprescindibile. Senza questo ogni risorsa non potrà mai essere sfruttata al meglio.
 
Il packaging
Il biglietto da visita è fondamentale. Studiarselo carino e semplice e che possa essere inserito anche nelle confezioni è utile. Nome e cognome, mansione (architetto, designer, fashion designer…), indirizzo internet, mail e numero di telefono. Stop. L’originalità della confezione è inoltre spesso punto di forza. Se il prodotto è una maglietta un’idea carina sono le scatole per pizza ad esempio. Magari col logo timbrato sopra o un adesivo. Per i bijoux invece uso sacchettini d’organza o scatole per la vendita diretta e cartoncini rigidi piegati a metà e chiusi col nastro per la spedizione, che imballo con la carta bolle e incarto con la velina. L’importante è che, in fase di spedizione, la confezione finale permetta di abbattere le spese di spedizione, stando dentro a formati standard di raccomandata (almeno per le piccole spedizioni) e che sia ben imballabile per evitare danneggiamenti. Poi piano piano ognuno trova la sua formula. Io adoro la carta fatta a mano ad esempio e per alcune collezioni delle mie si adatta perfettamente.
 
Trasparenza
Altra cosa fondamentale per sfruttare in toto queste risorse è la trasparenza. Qualsiasi entità che si dimostrerà interessata al tuo lavoro, si fiderà maggiormente di te se sa di poter collegare la tua pagina web ad una precisa persona. Niente nickname quindi, ma nome e cognome e, in fase di ordini, numero di telefono e massima reperibilità. Ricordiamoci che tutti, privati e aziende, sono ancora per natura portati a voler toccare con mano cio’ che prendono in considerazione e a voler conoscere di persona colui con cui trattano. C’è quindi un’innata diffidenza di partenza, ancora radicata nelle persone, soprattutto delle generazioni maggiori. A noi, alla nostra trasparenza e serietà, spezzarla.
 
Ad un livello professionale vero e proprio, non piu’ di hobby quindi parlo, risulta fondamentale una partita IVA. Ma questo è un discorso a parte.
 
Tanta pazienza e passione
Internet è come una vetrina personale, ma virtuale, che va arricchita di passione, voglia di fare e tanta, tanta costanza, oltre che di idee vere e talento. All’inizio puo’ sembrare dura e complicato, ma quando piano piano le tue idee fluiscono, quando la voce inizia a girare, allora tutto diventa piu’ chiaro e semplice. Ognuno poi capirà in che modo personalizzare la propria strategia comunicativa. Ci vuole pazienza, questo sì.
 
Ringraziamo allora Giulia e vi diamo appuntamento alla prossima settimana, con il terzo step. Intanto, se avete altre domande o desiderate nuovi consigli, commentate, commentate e commentate: risponderemo a tutti!
 
Tutte le immagini sono tratte dal blog di Giulia Boccafogli http://giulielleria.blogspot.com
 
Per maggiori info sui suoi bijoux: