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PAOLA TURCI: IL NUOVO SINGOLO È UN’EMOZIONE DA POCO! (video e testo)

scritto da Laura Valli
paola turci

Paola Turci ha annunciato il suo nuovo singolo: si tratta di “Un’emozione da poco”, la cover del celebre brano che Anna Oxa presentò a Sanremo nel 1978, arrivando sul secondo gradino del podio.

Questo brano, scritto dalla stessa Anna Oxa con la collaborazione di Ivano Fossati e Guido Guglielminetti, oggi rivive si una sonorità nuova grazie alla splendida voce della cantautrice romana.

Paola Turci ha un legame speciale con “Un’emozione da poco”, tanto da aver scelto di interpretare questo brano sul palco dell’Ariston, durante la serata dedicata cover.

L’emozione che è riuscita a trasmettere l’ha fatta classificare al secondo posto, dopo la magistrale interpretazione di Ermal Meta che ha proposto “Amara terra mia” di Modugno.

Di seguito potete rivedere l’esibizione sanremese di Paola Turci e rileggere il magnifico testo!

Festival di Sanremo – Paola Turci – Un’emozione da poco – Cover Sanremo – video – RaiPlay

Nella terza serata della 67^ edizione del festival di Sanremo dedicata alle cover Paola Turci interpreta ‘Un’emozione da poco’ di Anna Oxa, che ottenne il secondo posto al Festival di Sanremo del 1978

Paola Turci, Un’emozione da poco, 

C’è una ragione che cresce in me
e l’incoscienza svanisce
e come un viaggio nella notte finisce.

Dimmi, dimmi, dimmi che senso ha
dare amore a un uomo senza pietà,
uno che non si è mai sentito finito,
che non ha mai perduto, mai

per te, per te una canzone,
mai una povera illusione,
un pensiero banale, qualcosa che rimane,
invece per me, per me più che normale
che un’emozione da poco
mi faccia stare male, una parola detta piano basta già.

Ed io non vedo più la realtà,
non vedo più a che punto sta
la netta differenza tra il più cieco amore
e la più stupida pazienza.
No, io non vedo più la realtà
né quanta tenerezza ti dà la mia incoerenza,
pensare che vivresti benissimo anche senza.

C’è una ragione che cresce in me
è una paura che nasce,
l’imponderabile confonde la mente
finché non si pente

e poi, per me, più che normale
che un’emozione da poco mi faccia stare male,
una parola detta piano basta già.

Ed io non vedo più la realtà,
non vedo più a che punto sta
la netta differenza tra il più cieco amore
e la più stupida pazienza.
No, io non vedo più la realtà
né quanta tenerezza ti dà la mia incoerenza,
pensare che vivresti benissimo anche senza.

No, io non vedo più la realtà,
pensare che vivresti benissimo anche senza.
No, io non vedo più la realtà
né quanta tenerezza ti dà la mia incoerenza,
pensare che vivresti benissimo anche senza.