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Oscar 2015: il commovente discorso di Graham Moore

scritto da Francesca Parravicini

Sul palco degli Oscar 2015 abbiamo visto avvicendarsi tanti momenti diversi: glamour, divertenti, seri.
Uno dei momenti più commoventi e toccanti è stato il discorso di ringraziamento di Graham Moore, vincitore del premio di Best Adapted Screenplay per The Imitation Game.

Il film racconta la storia di Alan Turing, matematico e padre dell’informatica che durante la Seconda Guerra Mondiale, insieme a un gruppo di esperti (e fanatici dei cruciverba) riuscì a decifrare un codice nazista e a vincere la guerra con largo anticipo.
Nonostante il suo ruolo fondamentale, Turing è stato condannato all’oblio a causa della sua omosessualità.
Solo di recente la sua storia è stata rispolverata e la sceneggiatura di Moore è un atto di memoria, per onorare tutte le persone “diverse” schiacciate dalla storia.

Ecco il suo discorso:

Alan Turing non ha mai avuto l’occasione di stare su un palco come questo e guardare tutte questi visi belli in maniera sconcertante. Io sono qui. Ed è la cosa più ingiusta al mondo.
Voglio usare questo breve intervallo di tempo per dire una cosa: quando avevo 16 anni ho tentato di suicidarmi perché mi sentivo strano, diverso e non mi sembrava di appartenere a nessun posto. E adesso sono qui. Vorrei dedicare questo momento a quella bambina che là fuori si sentirà strana, diversa e senza un posto nel mondo: ce la farai. Ti prometto che ce la farai. Continua ad essere strana, continua a essere diversa. E allora, quando sarà il tuo turno e sarai su questo palco, per favore passa questo messaggio alla persona che verrà dopo di te.

Guarda il video del discorso di Graham Moore!