Oscar 2015: il commovente discorso di Graham Moore scritto da Francesca Parravicini 23 Febbraio 2015 Sul palco degli Oscar 2015 abbiamo visto avvicendarsi tanti momenti diversi: glamour, divertenti, seri. Uno dei momenti più commoventi e toccanti è stato il discorso di ringraziamento di Graham Moore, vincitore del premio di Best Adapted Screenplay per The Imitation Game. Il film racconta la storia di Alan Turing, matematico e padre dell’informatica che durante la Seconda Guerra Mondiale, insieme a un gruppo di esperti (e fanatici dei cruciverba) riuscì a decifrare un codice nazista e a vincere la guerra con largo anticipo. Nonostante il suo ruolo fondamentale, Turing è stato condannato all’oblio a causa della sua omosessualità. Solo di recente la sua storia è stata rispolverata e la sceneggiatura di Moore è un atto di memoria, per onorare tutte le persone “diverse” schiacciate dalla storia. Ecco il suo discorso: Alan Turing non ha mai avuto l’occasione di stare su un palco come questo e guardare tutte questi visi belli in maniera sconcertante. Io sono qui. Ed è la cosa più ingiusta al mondo. Voglio usare questo breve intervallo di tempo per dire una cosa: quando avevo 16 anni ho tentato di suicidarmi perché mi sentivo strano, diverso e non mi sembrava di appartenere a nessun posto. E adesso sono qui. Vorrei dedicare questo momento a quella bambina che là fuori si sentirà strana, diversa e senza un posto nel mondo: ce la farai. Ti prometto che ce la farai. Continua ad essere strana, continua a essere diversa. E allora, quando sarà il tuo turno e sarai su questo palco, per favore passa questo messaggio alla persona che verrà dopo di te. Guarda il video del discorso di Graham Moore! View image | gettyimages.com