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Not Good parla del mixtape Bella festa Brutta gente (INTERVISTA)

scritto da Giovanna Codella
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Not Good, tra i talenti più apprezzati dell’hip hop italiano, pubblica venerdì 18 ottobre il suo nuovo mixtape Bella festa Brutta gente (Epic/Sony Music Italy).

Bella festa Brutta gente è un progetto che si presenta come un viaggio emotivo e molto personale, con una progressione che riflette la crescita artistica e interiore del giovane rapper (Jari Melia).

Con questo nuovo progetto discografico Not Good fa il suo ritorno ufficiale sulla scena musicale italiana, dopo Collane d’odio e Finta di niente, entrambi prodotti dal duo multiplatino 2nd Roof e la collaborazione con Emis Killa nel brano Noi siamo leggenda (chronicle), parte della colonna sonora dell’omonima serie tv targata Amazon Prime, uscita a novembre 2023.

Ascolta qui il mixtape

Intervista a Not Good

Com’è nato questo tuo Mixtape “Bella festa brutta gente” e che cosa significa il titolo?

“Bella Festa Brutta Gente nasce sostanzialmente dall’idea di volermi cimentare in un progetto diverso dai miei precedenti. L’ho chiamato così, un po’ perché ha un richiamo festaiolo e questa è una caratteristica che ho sempre evitato di mettere nei miei progetti precedenti, ma soprattutto perché richiama l’idea del mixtape, che è il voler scardinare la narrazione classica per la quale basta la compagnia per star bene; infatti, molto spesso ci si ritrova circondati da persone sbagliate”.

C’è una traccia che è stata particolarmente difficile da registrare?

“La più difficile è stata Pelle d’oca perché era il pezzo al quale ero più affezionato ed essendo un pezzo molto personale, la difficoltà è stata trovare un compresso fra quello che poteva piacere a più persone possibili, ma allo stesso tempo mantenere a pieno ciò che volevo dire e con le mie modalità”.

Uno dei temi del progetto è il confine tra realtà e apparenza. Che cosa ti ha ispirato a scrivere riguardo questo tema?

“Non c’è stato un evento nello specifico, ma una presa di coscienza più ampia. È stato un susseguirsi di fatti che mi ha portato ad osservare quello che ci circonda. Siamo talmente stupefatti da quello che viviamo giornalmente e online che ormai il confine tra realtà e finzione è sempre più sottile”.

Quale messaggio speri di trasmettere riguardo l’importanza di distinguere tra il vero e l’illusione?
“Vorrei che tutti quanti ci dessimo una svegliata a riguardo. Siamo così ossessionati da quello che vediamo sui social che non riusciamo più a capire la gravità di alcuni fatti che succedono al mondo, poiché vengono sempre più spesso accostati a cose futili”.

Un altro filo conduttore è il contrasto tra passione per la musica/relazioni personali? Ti sei mai sentito costretto a scegliere?

“Sì, ma non sono mai stato costretto da altre persone. Mi sono sempre costretto da solo, e penso che questo sia un po’ il punto critico di chiunque viva e si nutra della propria passione, che ad un certo punto non la vuoi e non la puoi barattare con nient’altro”.

Qual è stato il processo creativo che ti ha portato a scrivere Noi siamo leggenda (chronicle)?
“Io e Emi volevamo fare un pezzo insieme, che fosse in linea con il suo progetto. È nato tutto in maniera molto spontanea e naturale”.

Cosa hai messo del tuo vissuto in questo brano, che fa parte della colonna sonora dell’omonima serie?
“Come in tutti i miei brani ci ho messo tutta la mia verità, quello che scrivo è sempre molto autoreferenziale”.

Come hai conosciuto Emis Killa e come è nata la vostra collaborazione in questo ed altri progetti?
“Io ed Emi ci conosciamo dal 2019 circa, lui aveva trovato dei miei video su Instagram e da lì è iniziato il nostro rapporto. Con il tempo siamo diventati amici e abbiamo iniziato a condividere i nostri progetti l’uno con l’altro”.

Com’è nata la tua passione per la musica e come si è evoluta con il tempo?
“La mia passione è nata perché il mio migliore amico aveva uno zio che faceva musica, rap nello specifico, e che aveva uno studio in garage. Lui è stato il primo ad avvicinarmi a questo mondo e ne sono rimasto folgorato fin da subito, poi con il tempo mi sono reso conto che non avrei voluto fare altro nella vita”.

Qual è il verso che ritieni più importante del mixtape e che vorresti non sfuggisse agli ascoltatori?
“Qua la gente si ama anche quando non si sopporta, certi fanno pure un figlio”.

E voi cosa ne pensate di Bella Festa Brutta Gente di Not Good?