Nel mio paese è successo un fatto strano di Andrea Vitali: Recensione scritto da Beira Raven 30 Marzo 2016 Il libro Nel mio paese è successo un fatto strano di Andrea Vitali è un libro che possiamo considerare per i più piccini ma che in realtà potrebbe benissimo diventare una piacevole lettura anche dei grandi. In un paese dei giorni nostri, che però non è specificato quale sia, succede un fatto strano: una nebbia fittissima invade il paese, i giorni dal calendario spariscono e gli orologi si fermano. Un fatto davvero molto strano per il bambino, protagonista della storia, che vede tutto il suo mondo capovolgersi con questi avvenimenti. Sarà infatti lui a dare l’allarme ai genitori che per primi non capiranno il motivo di questa stranezza. Da quel momento, nel piccolo paesino regnerà il caos. La narrazione della storia è rapida e vista attraverso gli occhi del ragazzino che non comprende i fatti che stanno accadendo ma non ne esclude la presenza. Sono infatti i genitori, con la loro visione così quotidiana e l’abitudine alle giornate sempre uguali, a stranirsi più di chiunque altro. I fatti raccontati in Nel mio paese è successo un fatto strano di Andrea Vitali, grazie allo stile fresco ma misterioso dell’autore, coinvolgono il lettore e lo portano attraverso questo viaggio fitto di mistero. Un libro che si è rivelato una piacevole scoperta e che mi ha tenuto con gli occhi incollati alle pagine per gran parte del tempo. Andrea Vitali, autore di cui leggiamo le opere per ‘grandi’, ci sorprende con questo lavoro rivolto ai più piccini, rendendolo per loro ma anche per gli adulti, coinvolgente e interessante. Nel mio paese è successo un fatto strano di Andrea Vitali è una bella lettura ricca di mistero e suspense. TRAMA Le cose normali sono belle: è bello sapere che dopo l’estate viene l’autunno, dopo la domenica viene il lunedì, che si nasce, si cresce e si va a scuola. Ma la troppa normalità e l’abitudine rischiano di avvolgere il mondo nell’indifferenza – una nebbia dove nessuno più si accorge della meravigliosa diversità che palpita attorno a noi: colori, sapori, profumi, emozioni… Ma in una piccola e uggiosa cittadina, dove la quotidianità rischia di annegare le vite in un tedioso grigiore, qualcosa di imprevisto sta per fare breccia nella monotonia. Un bel giorno, come per incanto, tutti i calendari si svuotano e gli orologi cessano di funzionare. I paesani reagiscono come possono, tentando di riordinare ciò che è divenuto caotico, e di ristabilire quel che tutti davano ormai per scontato: la cognizione del tempo. Un libro divertentissimo e visionario, arguto e saggio per insegnarci a guardare sempre il mondo con ironia ed entusiasmo, con lo sguardo fresco di un bambino: un invito a scuoterci, a ribellarci, a non farci sommergere dalla passività nei confronti della vita. A riscoprire, soprattutto, la meraviglia verso ciò che circonda.