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Nasce il primo governo M5s e Lega: cosa dobbiamo aspettarci?

scritto da Claudia Lisa Moeller

“Si può fare!” urlava il dottor pazzo Frankenstein, mentre i fulmini tuonavano e la Creatura prendeva vita. Così oggi al Quirinale ci piace credere che qualcosa di analogo sia successo. Dopo un primo tentativo andato a finire male domenica sera, giovedì sera all’ultimo ecco nascere l’alleanza Salvini e Di Maio.

Lega e Movimento 5 Stelle. La Lega non è più quella del Senatur Bossi che sperava nella secessione e cantava orgoglioso il coro verdiano “Va pensiero”. La Lega del Nord Ovest abbraccia il Sud che ha votato e dato la fiducia in massa al Movimento, nonostante Salvini nel suo ultimo colloquio con Barbarda d’Urso aveva ritrovato in qualche cassetto la spilla del guerriero celtico.

La Lega dopo un lungo sì e no, si vota o non si vota, torna con il Movimento 5 Stelle. Dimenticata l’accusa di alto tradimento mossa da entrambi alzando i toni contro Mattarella ha conferito di nuovo al Prof. Conte l’incarico di essere di nuovo premier. Questa volta il Prof. Conte ha letto al lista dei Ministri.

Nella lista dei ministri il nome del Prof. Savona è ricomparso. Prorio lui che era stato il primo ostacolo alla prima formazione del governo, ora non è più Ministro per l’Economia, ma per le relazioni con l’Europa. Un contrappasso e piccola sfida all’UE. Salvini è diventato Ministro per gli Interni, mentre Di Maio è Ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico.

Salvini e Di Maio dovranno dimostrare che il loro governo potrà resistere nonostante le differenze. I due Romeo e Giulietta della politica, speriamo che abbiano una conclusione (e anche per noi) più allegra e rosea dei due protagonisti del dramma shakesperiano, sono ora al potere. La Terza Repubblica ha avuto inizio. Ne sarà anche la fine?

Salvini dovrà spiegare alle prossime elezioni come mai un partito storicamente vicino al Centro Destra sia passato con il “nemico”. E così anche il Sud che ha confidato nel Movimento 5 Stelle e ora si trova con Salvini Ministro degli Interni.

Che cosa ci aspetta? Per alcuni lo spread alle stelle e la speculazione conseguente sui titoli italiani sono il peggio che è alle porte. Inoltre Salvini ha più volte affermato che modificherà la legge Fornero che regola l’attuale sistema di pensionamento (66 anni e 7 mesi d’età minima di cui oltre 40 anni di contributi).

Se venisse abolita la legge Fornero, la spesa pubblica ne risentirebbe. In più lo spauracchio di un aumento dell’IVA (già al 22%, una delle più alte in Europa) spaventa non poco i mercati esteri e interni. Aumentare l’IVA significa bloccare i consumi, dato che è una tassa indiretta ovvero non è basata sul guadagno ma su come usiamo il nostro stipendio. Ciò significa che sia il povero sia il ricco la devono pagare comunque. Se comprate una sedia, per esempio, pagate comunque sempre l’IVA.

Infine Salvini si è impegnato, sulla scia delle promesse elettorali di Forza Italia, nel voler realizzare la Flat Tax, una tassa fissa al 15%. Il principio è facile: pagare tutti, ma meno tasse. Vedremo in Italia paese purtroppo famoso anche per l’elevato tasso di evasione fiscale.

Venerdì il governo giura e dovrà farsi votare la fiducia. I posti in più sono pochi. 6 in Senato e poco più di una trentina alla Camera.

E tu cosa ne pensi del nuovo governo M5S e Lega con Paolo Conte come Premier?