La moda dello spray al peperoncino ai concerti rap esiste davvero? scritto da Alberto Muraro 9 Dicembre 2018 La notizia l’avrete ormai già sentita tutti. Lo scorso 8 dicembre, poco prima di un evento con ospite Sfera Ebbasta,6 persone hanno perso la vita presso la discoteca Lanterna Azzurra di Madonna del Piano di Corinaldo, in provincia di Ancona. Le vittime sono rimaste schiacciate a causa del crollo di una balaustra, mentre decine di persone fuggivano dal locale dove era stato spruzzato dello spray al peperoncino. Thaurus Music, l’agenzia che organizza gli eventi e i concerti di Sfera, ha così commentato la vicenda, i cui dettagli sono ancora da chiarire da parte degli inquirenti. https://www.instagram.com/p/BrIfu_bAPKo/ La tragedia di Corinaldo ha rimesso in discussione, per l’ennesima volta, le nostre (già deboli) certezze sul tema della sicurezza ai concerti. Spesso e volentieri, nonostante le misure indicate sui siti delle rispettive location, abbiamo l’impressione che ai live le persone addette non facciano il loro mestiere a dovere. E, a quanto pare, la presenza dei pericolosissimi spray al peperoncino ai concerti sembra (il condizionale è d’obbligo) essere diventata quasi una costante. Già lo scorso anno, su GingerGeneration.it vi avevamo raccontato di quanto accaduto al concerto di Justin Bieber agli iDays. Qualcosa di molto simile si era ripetuto, purtroppo, anche durante un recente live del rapper Ghali. Secondo alcuni, questo fenomeno non sarebbe da circoscriversi ad una semplice, singola bravata, bensì ad una vera e propria moda. A parlare di “moda” in questi termini era stato Achille Lauro, che giusto un mese prima, insieme al suo collega Boss Doms, si era ritrovato costretto ad interrompere un concerto al’Alcatraz dopo che, nel locale, era stato spruzzato dello spray urticante. Anche Rolling Stone si è espresso sull’argomento, citando le recenti dichiarazioni della produttrice Paola Zukar e del rapper Gué Pequeno. A gettare ulteriore carne sul fuoco è stato Fedez, che nelle sue Stories più recenti ha commentato quanto accaduto ad Ancona condannando la moda dello spray al peperoncino. Quale può essere il motivo che spinge un giovane a comprare e utilizzare dello spray al peperoncino per fini, per così dire, ricreativi? Cosa ci può essere di divertente di fare del male alle altre persone, oltre che a sé stessi? Ad essere precisi, come fanno notare alcuni addetti ai lavori, la motivazione può essere tutt’altro che goliardica. In alcuni casi, lo spray serve per confondere la folla e sfruttare il panico per commettere furti ai danni dei presenti. Chi spruzza spray al peperoncino ai concerti o alle serate in discoteca, lo fa per fottere giubbotti, telefoni e collane, non c’entra un cazzo la trap, i testi della trap, succede ovunque. Pure alle partite di calcio proiettate in piazza, anche se pare ve lo siate dimenticato — Emiliano Colasanti (@colas) 8 dicembre 2018 Che si tratti di moda o di un trucchetto per commetere reati, poco importa, a questo punto. Ciò che è fondamentale sottolineare è che eventi di questo tipo non non solo non dovrebbero più accadere, ma non dovrebbero mai accadere. Il vero problema, e ve ne sarete di certo accorti anche voi, è che quando si parla di sicurezza in molte (anzi troppe) occasioni si tende a chiudere un occhio. E questo, è quasi inutile ribadirlo, è inaccetabile. Che cosa ne pensate di quanto accaduto ad Ancona? Secondo voi è vero che i giovani hanno iniziato ad usare lo spray al peperoncino per moda?