Miley Cyrus: la recensione dell’album Plastic Hearts scritto da Roberta Marciano 29 Novembre 2020 Se pensate di aver capito tutto di Miley Cyrus, anche per questa volta avete sbagliato. Se c’è un’artista che più di tutte riesce a sperimentare nel panorama musicale quella è proprio lei. Dai primi passi mossi per la Disney fino a raggiungere l’Olimpo dei più grandi, dove ormai ha il suo posto fisso e dove si trova a suo agio. Se Bangerz nell’ormai lontano 2013 era stato l’album della svolta, si può dire altrettanto della sua ultima fatica Plastic Hearts. Miley è oggi in una nuova fase di sperimentazione e si butta a capofitto tra sonorità anni ’80, con un pizzico di pop-punk e vibe rockeggianti che lo rendono in un certo senso unico nel suo genere. E se la seguite con attenzione sapete bene che stare confinata in un genere o in un altro non è proprio il suo mantra. Basti pensare alla totale rivoluzione messa in atto con Dead Petz. Leggi tutti i testi e le traduzioni di Plastic Hearts In questo album c’è spazio per tutto. Dalle tracce strappa lacrime che esprimono il dolore di una perdita come Angels Like You e Never Be Me, al puro rock n’ roll trascinato da collaborazioni che potrebbero far invidia a chiunque. Oltre al mashup Edge of Midnight dove per l’occasione duetta con Stevie Nicks, abbiamo altri due mostri sacri degli 80s: Billy Idol e Joan Jett. Questo potrebbe bastare per promuovere questo piccolo pezzo della storia di Miley. ACQUISTA L’ALBUM Un turbinio di emozioni coinvolgenti che si riassumono nel suo timbro graffiato, una delle perle di questo nuovo disco. Menzione d’onore per brani come WTF Do I Know e Night Crawling che possiamo definire a mani basse le più trascinanti dell’album; anche se la cantante ha veramente centrato il punto con il remix Edge of Midnight e con i singoli Midnight Sky e Prisoner feat. Dua Lipa che sono, senza ombra di dubbio, alcuni tra i pezzi più riusciti della sua carriera. Probabilmente definirlo il suo migliore album è un azzardo perché quanto fatto con Bangerz sembra ad oggi ineguagliabile. Tuttavia è un lavoro da promuovere per la ricerca, per la costante voglia di mettersi in gioco e per averci portato quello che in questo 2020 è una boccata di aria fresca che solo pochi altri artisti hanno saputo portare in quest’anno (Dua Lipa, The Weeknd e Taylor Swift su tutti). A voi è piaciuto il nuovo album di Miley Cyrus?