Milano: giovane pestato a sangue per 5 euro. Il padre scrive a La Repubblica scritto da admin 8 Febbraio 2011 Amici di Gingergeneration.it abbiamo letto la lettera pubblicata sul quotidiano “La Repubblica” del padre milanese il cui figlio di 16 anni è stato pestato a sangue per 5 €. Il ragazzo si trova ora all’ospedale con la mandibola fratturata, una massa nel cervello e ferite dell’animo ben più difficili da guarire. Era uscito sabato sera per andare ad una festa con un amico, una cosa normale per un ragazzo della sua età ma che a Milano (e in molte altre città italiane) sta diventando sempre più difficile. I genitori vivono con apprensione il momento in cui sentono i figli chiudere la porta di casa e non tirano il fiato fino a quando non la sentono riaprire. Ogni sabato la storia si ripete, fino al giorno in cui provi a chiamare tuo figlio per essere sicuro che stia bene e dall’altra parte non risponde nessuno, perché un branco di ragazzi (ragazzi e ragazze) ha deciso che per rubargli i pochi soldi che ha con se bisogna massacrarlo di botte. Ecco uno stralcio della lettera “Oggi è sabato, il 5 febbraio. Da un po’ di anni a questa parte, per noi padri di famiglia, non è “il più bel giorno della settimana” bensì il peggiore. È il giorno del terrore, dell’impotenza, dell’attesa. Stasera il più piccolo dei tre figli andrà a una festa.” “Purtroppo le cose non vanno affatto bene, il più piccolo è incappato in un branco (sei ragazzi e due ragazze), tutti più grandi di lui e del suo amico. L’amico riesce a scappare, lui no. Nemmeno il tempo di una parola, uno del branco, il più grande, lo afferra per un braccio. L’animale sferra un pugno diretto alla faccia, la preda cade a terra, il resto del branco comincia a picchiarlo a sangue, calci e pugni sul volto. Alla fine gli sfilano 5 euro dalle tasche e se ne vanno.” La dinamica del gruppo e la paura cronica Parole agghiaccianti che ben rendono lo stato d’animo di tutti i genitori alle prese con situazioni simili. Vogliamo sentire da voi lettori e lettrici cosa ne pensate di questo fenomeno di violenza dilagante che sta prendendo sempre più piede negli ultimi tempi. Come considerate chi si nasconde dietro al gruppo per far del male al prossimo? Avete mai visto amici cadere sotto i colpi dei bulli magari solo per una sigaretta? Siete mai stati minacciati o feriti da ragazzi più grandi che approfittavano del fatto di trovarvi soli? Come reagite o come reagireste di fronte ad una scena come quella descritta sopra? Scrivete i vostri commenti, raccontate le vostre storie, bisogna far emergere il problema per non trovarsi tutti i giorni a fare i conti con la paura di uscire e di camminare per strada la sera. Dobbiamo riprenderci il diritto alla libertà di movimento per non diventare essere umani passivi, timorosi e rassegnati.