Megi Bulla: “I romanzi della mia collana hanno un fil rouge, la rappresentazione” scritto da Chiara Giovannini 11 Novembre 2024 Direttamente dalla splendida cornice di Lucca C&G abbiamo avuto il piacere di intervistare Megi Bulla, la content creator più amata del BookTok nota a tutti con il nick @labibliotecadidaphne. Megi ora non è più “solo” una creator (in realtà non è più soltanto una creator da tempo visto che fin dal principio ha rivestito vari ruoli nella filiera editoriale: da art director per Loonari a project manager per campagne di promozione di nuovi libri in uscita ecc…). Già da maggio 2024 è anche curatrice di collana per Rizzoli, casa editrice del Gruppo Mondadori. Da come è cambiata la sua vita da quando è dietro le quinte del mondo editoriale fino ad arrivare ad alcuni spoiler sulle prossime uscite, ecco tutto quello che dovete sapere, o quasi, sulla collana La biblioteca di Daphne. Quanto è cambiata la tua vita da lettrice da quando sei curatrice di collana per Rizzoli? Esamini ogni libro per deformazione professionale nei minimi dettagli? Megi Bulla: “Si, è cambiata moltissimo. Anche quando leggo per piacere ora mi parte involontariamente l’occhio della critica da un punto di vista oggettivo. Noto tanto le ripetizioni, essendo uno dei criteri che utilizzo per scegliere se considerare un libro per la mia collana oppure no. Di solito se un libro è tanto ripetitivo significa che manca di editing, quindi preferisco passare al prossimo. Riesco comunque a leggere testi per guilty pleasure ma ho bisogno che siano sempre testi un pochino più strutturati. Forse a volte mi piacerebbe tornare indietro e godermi pienamente una lettera ma ormai non si può più. Il mio lato professionale prevale su quello da mera lettrice. “ Quale aspetto del tuo lavoro per Rizzoli è la tua parte preferita e quale invece ti risulta più difficile? Megi Bulla: “La parte che mi risulta più difficile è la scelta dei romanzi da portare in Italia, questo perchè ogni 10-15 testi letti riusciamo a selezionarne forse 1. Ci sono state occasioni in cui su 20 libri nessuno per me era adatto per la collana, romanzi che poi sono stati comprati da altri editori e che magari sul mercato vanno bene ma che adatti a La biblioteca di Daphne. Ad esempio: se un libro ha un finale banale non lo scelgo, se un romanzo ha un finale prevedibile gradirei che lo avesse senza però cercasse di stupire per poi deludere sul finale. Il lavoro di selezione dei romanzo è la parte che meno gradisco perchè richiede tante ore di lavoro che possono rivelarsi infruttuose. L’aspetto che preferisco di più è la fase di conclusione del progetto, il momento in cui vado in casa editrice e trascorro la giornata a fare riunioni con i vari team: dalla redazione, al marketing, al grafico fino al commerciale e se deve uscire l’audiolibro mi sposto al reparto audio. È il momento in cui tutto prende forma ed in cui vedo che il libro diventa realtà. In questo momento avverto una sensazione di soddisfazione incredibile. Il momento di lancio mi mette sempre molta ansia però. Sono titoli molto diversi ma hanno un comune denominatore.” Proprio su questo ultimo aspetto verte la mia prossima domanda. Tutti i titoli che compongono la tua collana sono contraddistinti da tre aspetti: due oggettivi ed evidenti mentre uno si cela forse di più agli occhi dei lettori. Sono tutti romanzi esteticamente splendidi, dallo stile molto scorrevole e tutti, a prescindere dal genere, trattano tematiche che toccano il cuore del lettore. Sviluppano tematiche forti, magari celate dal genere ma che al termine della lettura è impossibile non notare ed apprezzare. Tutti i tuoi romanzi hanno un messaggio. In questa scelta io noto una sorta di fil rouge. È stata una scelta voluta e ricercata oppure il risultato della selezione dei romanzi? Megi Bulla: “Si è stata una mia decisione, non una scelta casuale. Il tema che unisce tutti i libri della collana è la rappresentazione. Non si tratta di testi di saggistica, non approfondiscono l’argomento come se fossero saggi di settore ma la tematiche è sempre presente. Molte volte non vengono nemmeno menzionate le condizioni dei vari personaggi. Ad esempio i libri usciti nel 2024 parlano di autismo ma sempre in maniera non esplicita né con toni che appesantiscono il romanzo. Nel caso della protagonista di Half a Soul non viene mai menzionato l’autismo ma è evidente. Nel suo essere evidente il testo non pone l’attenzione del lettore volontariamente sull’argomento, questo perchè la protagonista non viene mai definita dall’autismo. In Spark of the Everflame il messaggio è diverso, l’autrice ci fa capire che anche nel personaggio cattivo possiamo trovare del buono e nel buono un lato malvagio. Non ci si può mai fidare di nessuno. Ai confini del fiume Stige, invece, parla di lutto ed in particolare di come due persone affrontano la stessa perdita in maniera diversa. Nel 2025 uscirà un testo con una protagonista affetta da una condizione di disabilità fisica ma con un atteggiamento così positivo rispetto alla sua situazione che io non potevo non volere questo romanzo nella mia collana. Lancia un messaggio troppo positivo che desideravo diffondere.” Senza farci spoiler sui titoli, potresti anticiparci qualche cosa sui romanzi in uscita nel 2025? Megi Bulla: “Nel 2025 usciranno due seguiti, un romance ed un thriller per ragazzi. Questo ultimo titolo lo sto annunciando per la prima volta. È una vera esclusiva. Non vedo davvero l’ora che possiate leggerli tutti.” Parlando invece con la Megi Bulla autrice… nel 2025 uscirà il tuo nuovo romanzo, ci vorresti raccontare qualcosina in più sul testo e precisamente su cosa la tua community può aspettarsi? Megi Bulla: “Il nuovo romanzo nasce proprio dal titolo. Poche settimane dopo l’uscita di Milena insegnami la felicità ho scritto il titolo del nuovo romanzo nelle note del telefono. Solo quest’anno, precisamente il 18 febbraio, mentre stavo preparando il biglietto di auguri per il compleanno di una mia cara amica e le stavo comunicando quanto è stata importante per me la sua presenza durante il mio primo giorno di scuola nel nuovo istituto, è nata la storia. Come ho scritto il nome del mio ex compagno di banco ho chiuso il biglietto ed ho aperto Word. Ho iniziato cosi la mia nuova storia. Il nuovo romanzo racconta le avventure di Matilde, una bambina che vive nell’hotel abbandonato dove io sono cresciuta, e del suo vicino di casa, che in questa veste sarà un drago di nome Iago. Sono le avventure di due ragazzini che non avevano molto ma che in queste stanze polverose e non riscaldate sognavo di essere in mondi incredibili. Purtroppo ora il mio amico non lo conosco più, quando mi sono trasferita ho perso i contatti con lui ma chissà magari in futuro le cose potrebbero cambiare ” Il nuovo romanzo di Megi Bulla uscirà in tutte le librerie nell’autunno 2025 e noi non vediamo l’ora di leggerlo. Ai confini del fiume Stige, nuovi titolo della collana La Biblioteca di Daphne, invece, lo troverete in libreria e online già dal 12 novembre 2024. Potrebbe interessarvi anche: The Housemaid diventerà un film con protagonista Sydney Sweeney