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Max Gazzè – Lyric video di La Leggenda Di Cristalda E Pizzomunno di Sanremo 2018

scritto da Laura Boni

Max Gazzè non poteva scegliere un modo migliore per raccontare visivamente la poetica fiaba raccontata in La leggenda di Cristalda e Pizzomunno, brano che ha portato a Sanremo 2018.

La canzone è, come raccontato da RTL 102.5, “una piccola e delicata fiaba cantata col cuore”. La storia dei due innamorati è legata alla città di Vieste, in Puglia. Molti anni orsono, nel villaggio di pescatori di Vieste, il bellissimo Pizzomunno e Cristalda si innamorarono.

 

Il giovane venne sedotto persino dalle sirene del mare Mediterraneo, che però decise di respingere. Il rifiuto portò dunque le sirene a trasformare Pizzomunno in un monolite, rapendo inoltre Cristalda portandola con sé per sempre negli abissi. Tuttavia, ogni 100 anni, il 15 di agosto, ai due amanti è stato concesso di passare un’intera notte d’amore insieme.

Guarda il lyric video ufficiale di La Leggenda Di Cristalda E Pizzomunno di Max Gazzè:

Qui sotto trovate il testo di La leggenda di Cristalda e Pizzomunno di Max Gazzé:

Tu che ora
Non temi,
ingnorane
il canto..

quel coro ammaliante
che irrompe alla mente
e per quanto
Mulini
le braccia oramai
non potrai
far più ninete

Ma se ti rilassi
e abbandoni
il tuo viso
a un lunghissimo sonno
O mio Pizzomunno

Tu guarda
quell’onda
Beffarda
che affonda
il tuo amore indifeso

io ti esisterò
per la vita fedele
e se fossero
pochi, anche cent’anni
così addolcirai gli inganni
delle tue sirene…

Cristalda era bella
e lui da lontano
poteva vederla
ancora così
con la mano
protesa
e forse una lacrima scesa
nel vento

Fu solo un momento
poi lui sparì
al lago
e lei in casa cantando…

Neppure il sospetto
che intanto
da sotto
la loro vendetta
ed il loro lamento

Perché poveretta
già avevano in cuore
i muscoli tesi
del bel pescatore
e tu all’ennesimo suo rifiuto
Un giorno fu punito!

Ma io ti aspetterò..
io ti aspetterò
fosse anche per cent’anni
aspetterò
fosse anche per cent’anni

E allora dal mare
salirono insieme
alle spiagge
di Vieste
Malvage
Sirene..

Qualcuno le ha viste
portare nel fondo
Cristalda in catene
E quando le urla
raggiunsero il cielo
lui impazii davvero
provando a salvarla
perchè più non c’era

E quell’ira
accecante
lo fermò per sempre
e così la gente
lo ammira
da allora
Gigante
di bianco calcare
che aspetta tutt’ora
il suo amore
rapito
e mai più tornato

Ma io ti aspetterò..
fosse anche per cent’anni aspetterò
fosse anche per cent’anni spetterò
io ti aspetterò
fosse anche per cent’anni

Si dice che adesso
e non sia leggenda
in un’alba
d’agosto
La bella Cristalda
risalga dall’onda
a vivere ancora
una storia
stupenda