Maturità 2019: è giusto dare la seconda prova mista? Commento! scritto da Claudia Lisa Moeller 18 Gennaio 2019 Sono vicina a tutti i maturandi. Nella Maturità 2019 la seconda prova prevede la mitologica e terribile prova mista, ovvero al classico ci sarà la temutissima versione doppia dal latino al greco (o viceversa) e allo scientifico la prova combinata di matematica e fisica. Quando frequentavo io (qualche annetto fa) la versione doppia, come noi la chiamavamo, era solo la minaccia mai attuta del professore di ginnasio che voleva terrorizzare noi pivellini alle prime armi, quando battevamo la fiacca. Mai attuta la minaccia, ma saprei ancora scrivere la data secondo il modo e il costume della Roma repubblicana. Ora viene richiesto ai prossimi maturandi di andare in maturità compiendo un compito che difficilmente sapranno svolgere, già soltanto perché durante l’orario scolastico è improbabile avere le ore sufficienti per realizzare un compito così complesso come tradurre da due lingue o rispondere a quesiti così complessi come quelli proposti in maturità. In più la versione in un’altra lingua “straniera” non è proprio molto sensato a onor del vero, ma tant’è: la maturità deve tornare difficile e non per tutti. La maturità non è, quindi, più momento di conferma e consolidamento delle conoscenze e tecniche acquisite negli anni, al contrario è diventata un momento di punizione e di rivalsa (politica) sui giovani che si trovano a dover nelle chiacchiere elettorali e di propaganda (per una scuola più severa) a dover scontare sulla propria pelle l’ignoranza di chi non sa cosa gli studenti davvero studiano e imparano a scuola. La nuova maturità, invece, di aiutare i giovani ad essere competitivi nel mondo europeo, ancora una volta li pone in svantaggio. All’estero, per citare solo la Germania, il voto di maturità è molto importante per borse di studio e per l’ammissione ai corsi di laurea più prestigiosi. Una maturità non perfetta causa la perdita di tante occasioni. Similmente nel mondo anglosassone il voto di maturità è molto importante per essere ammessi nella facoltà che si vuole. Già soltanto nel panorama italiano la Normale di Pisa è aperta solo ai maturandi col massimo dei voti e molti rischiano di vede sfumare davanti a sé la possibilità anche solo di poter far domanda, perché qualcuno ha deciso di fare campagna elettorale sui giovani. Questa volta non sarà nemmeno colpa degli alunni che si trovano per una scelta ministeriale a dover dare un esame su qualcosa di cui hanno probabilmente o poca (se non nulla) esperienza e verranno a vita bollati per la scelta altrui. Se questo ha senso e se questo è un comportamento maturo da parte del Ministero dell’Istruzione, che dovrebbe conoscere i propri programmi, è semmai la domanda sui cui forse dovrebbero riflettere chi valuta la competenza dei nostri ragazzi. E tu cosa ne pensi della nuova seconda prova della maturità 2019?