Maturità 2019: parafrasi e significato di Risvegli di Giuseppe Ungaretti scritto da Alberto Muraro 19 Giugno 2019 Risvegli di Giuseppe Ungaretti, tratta dalla raccolta Allegria di Naufragi (Il Porto Sepolto) è la poesia scelta dal MIUR per l’analisi del testo della prima prova della Maturità 2019. Il nome di Porto Sepolto, vi ricordiamo, deriva dalla scoperta di un porto sommerso esistente ad Alessandria d’Egitto, città natale dell’autore. Ungaretti, da ragazzo, conobbe dei giovani ingegneri francesi che gli parlarono di questo luogo colmo di mistero che lo affascinò a tal punto da dedicarci una serie di poesie. Allegria (di naufragi) rappresenta ovviamente un ossimoro, in quanto chi è vittima di un naufragio non può per forza di cose essere né felice né allegro. Qui sotto il testo della poesia Risvegli, tratto dalla raccolta L’Allegria de Il Porto Sepolto di Giuseppe Ungaretti. Ogni mio momento io l’ho vissuto un’altra volta in un’epoca fonda fuori di me Sono lontano colla mia memoria dietro a quelle vite perse Mi desto in un bagno di care cose consuete sorpreso e raddolcito Rincorro le nuvole che si sciolgono dolcemente cogli occhi attenti e mi rammento di qualche amico morto Ma Dio cos’è? E la creatura atterrita sbarra gli occhi e accoglie gocciole di stelle e la pianura muta E si sente riavere Il significato della poesia Come anche indicato nella traccia proposta agli studenti, Risvegli di Giuseppe Ungaretti è una poesia che con parole semplici (come d’altra parte nello stile molto scarno dell’autore) evoca gli orrori della guerra. La parafrasi Risvegli è un componimento molto ermetico, forse ancor più degli altri a carattere religioso presenti ne Il Porto Sepolto. Nella poesia, Ungaretti racconta in modo simbolico la sua esperienza di guerra come spunto per riflettere sulla sua identità personale. La guerra, periodo buio, viene compensata da un risveglio che rappresenta una nuova fase una rinascita. Ecco dunque un lato positivo che emerge, una volontà di vita fortissima nonostante le brutture del mondo. “Riavere”, il verbo utilizzato a fine brano, sottolinea proprio il manifestarsi di una coscienza rimasta sopita nel periodo più oscuro. Che cosa ne pensate della scelta di Giuseppe Ungaretti per la Prima Prova della Maturità 2019?