Maturità 2017: il testo, la parafrasi e il significato di Versicoli Quasi Ecologici di Giorgio Caproni scritto da Alberto Muraro 21 Giugno 2017 Ormai lo saprete già tutti: Giorgio Caproni è il nome dell’autore di letteratura scelto dal Ministero dell’Istruzione per la prima traccia del tema di italiano. La scelta, che molti hanno contestato in quanto si tratta di un autore minore, è ricaduta su una poesia intitolata Versicoli quasi ecologici, tratta dalla raccolta Res Amissa. Ecco la poesia: Non uccidete il mare, la libellula, il vento. Non soffocate il lamento (il canto!) del lamantino. Il galagone, il pino: anche di questo è fatto l’uomo. E chi per profitto vile fulmina un pesce, un fiume, non fatelo cavaliere del lavoro. L’amore finisce dove finisce l’erba e l’acqua muore. Dove sparendo la foresta e l’aria verde, chi resta sospira nel sempre più vasto paese guasto: Come potrebbe tornare a essere bella, scomparso l’uomo, la terra. Res amissa significa “cosa perduta” e fa riferimento alla natura, al centro della poesia. Come forse potreste intuire da alcune parole presenti nel testo (aria verde, non uccidete il mare, sparendo la foresta) si fa riferimento all’inquinamento e alla stoltezza umana, che non rispetta e anzi distrugge tutto quello che lo circonda. I temi fondanti sono dunque la natura e l’uomo, due entità allo stesso tempo in simbiosi e in contrasto: in chiusura, Giorgio Caproni sottolinea quanto farebbe bene al pianeta se l’uomo non esistesse, lanciando così un’invettiva nei confronti dello sfruttamento delle risorse naturali e del pianeta Terra in generale. Che ne pensate di questa poesia di Giorgio Caproni? L’avete scelta anche voi come traccia alla Maturità 2017?