Maturità 2011: al via interrogazioni e verifiche scritto da admin 11 Aprile 2011 Matematica, latino, storia, fisica … insomma tutte le materie che si dovranno portare alla maturità. Visto che la sabbia della clessidra che ci separa dagli esami sta scendendo velocemente verso il basso, bisogna cominciare a sottoporsi alle full immersion di interrogazioni e simulazioni di prove. Sale la tensione, ci si cala sempre di più nei panni del maturando stressato e martoriato che ai primi di giugno si dovrà sedere sui banchi di scuola con la fronte imperlata di sudore, le palpitazioni e le mani tremanti. STOP Non è il caso di degenerare, meglio sfruttare questo periodo a nostro favore. Professori dalla nostra parte 5 anni in compagnia degli studenti possono bastare per un professore che non desidera sicuramente prolungare il tempo passato con i vari Derossi, Garrone, Bottini ecc ecc. Anche se sembra incredibile, per una volta gli insegnanti saranno dalla nostra parte e cercheranno di aiutarci a colmare le lacune della nostra preparazione per non rischiare di ritrovarci l’anno prossimo. Per questo quando sentiremo chiamare il nostro nome preceduto dalla fatidica frase “interroghiamo…..” non dovremmo presentarci in assetto da guerra come di chi deve vendere cara la propria pelle. Proviamo invece ad esporre le nostre nozioni (tante o poche che siano) e là dove emergono le nostre debolezze chiediamo aiuto al prof per capire cosa conviene approfondire e cosa invece è secondario. In questo modo all’esame non ripeteremo gli stessi errori. Se invece, durante l’interrogazione, al posto di semplici lacune ci accorgessimo di avere veri pozzi senza fondo in cui il sapere si è perso nell’oscurità e forse non c’è mai stato, allora non aspettiamo che il prof ci dia l’estrema unzione (lasciate ogni speranza o voi che entrate) ma attiviamoci per prendere qualche lezione privata. Questo è importante se ad aprile abbiamo ancora il libro incellophanato e con sopra uno strato di polvere segno che non lo si è mai usato nemmeno per sbaglio. Da soli sarebbe uno sforzo titanico recuperare il tempo perso, meglio farsi aiutare da qualcuno (un prof o un amico secchione) che si dedichi esclusivamente a noi e alla nostra mente intorpidita dall’ozio. Non di solo studio si nutre la mente Studiare, studiare studiare è il mantra che gli studenti ripetono in questo periodo, ma per avere una buona resa finale non bisogna stare seduti davanti alla scrivania per ore e ore. La mente assorbe conoscenza in modo decrescente e dopo una giornata di studio quello che leggiamo va subito nel dimenticatoio. Ricordarsi: mente sana in corpo sano! Meglio alleggerire un po’ la dieta e introdurre tanta frutta e verdura che depurano l’organismo e rendono la mente più lucida e dedicare qualche ora allo sport o ad una semplice passeggiata. Respirare a pieni polmoni aria pulita, eliminare tossine, concedersi una pausa rigenerante tra le gli esercizi di matematica e la fenomenologia dello spirito di hegel, fare due chiacchiere con un amico senza parlare di scuola per almeno mezz’ora, sono tutti accorgimenti che portano ad avere più calma e lucidità. Non bisogna pretendere troppo dal proprio organismo ne sottoporlo ad uno stress smisurato altrimenti si rischia di collassare davanti alla commissione in preda ad attacchi di panico e ad avere eccessi di nervosismo dovuti alla caffeina e alla carenza di sonno. Quindi la regola è: studiare, farsi aiutare se ne abbiamo bisogno, riposarsi, mangiare bene e fare sport….sì ce la possiamo fare!