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Marco Carta e “l’illusione di Amici”

scritto da admin

Proprio l’altro giorno, in treno, sentivo due ragazze che chiacchieravano: la prima: “Ieri hai visto la Maria?”, l’amica: “Certo, hai notato i due fighi che sono entrati?”.
Ragazze, è tornato massiccio il fenomeno “Amici di Maria de Filippi”; dopo un’estate di digiuno, la trasmissione è ripresa!
Un breve stralcio di conversazione, come quello di cui sopra, ma anche molte altre simili, mi hanno fatto riflettere sull’impatto che questo programma ha avuto sul pubblico giovanile, in particolar modo femminile.
A noi tutte piace da morire la scuola di Amici: chi non si è innamorato di “Per sempre"? Chi il sabato non ha l’appuntamento fisso su canale 5?
Ma quello che vogliamo domandarci è il motivo per il quale ne siamo così innamorate.

Il sogno
La risposta è molto semplice: a noi ragazze piace avere grandi sogni.
Quando un ragazzo va ad Amici è in cerca di farsi strada nel mondo dello spettacolo: ha un sogno che Maria de Filippi vuole dare la possibilità di realizzare. Ma, di tutti i ragazzi che partecipano, quanti sono diventati Marco Carta?
Il gioco su cui questa trasmissione è basata è l’illusione che se Marco Carta ce l’ha fatta, ce la posso fare anche io: ho una possibilità di entrare nel mondo dello spettacolo e anche a portata di mano.

Il talento
Purtroppo non tutti sono stati fortunati come Marco…molti sono finiti nel dimenticatoio.
I nomi? Andrea Cardillo, Monica Hill, Timothy Snell, Agata famosa solo per le critiche della Celentano al suo collo del piede e così via.                             
Siamo tutte sicure che i ragazzi di Amici un talento lo abbiano, ma, all’interno della scuola, quel talento non ha sempre il tempo né il modo effettivo di giungere a maturazione e di valere qualcosa una volta finito il programma.

Il coronamento del desiderio: il successo è possibile
Certo, guardiamo Amici perché è divertente, piacevole,a volte spettacolare: ci sono ballerini e cantanti bravi e anche belli.
Ma ricordiamoci che le trasmissioni (e qui non mi riferisco soltanto a quelle della de Filippi) si possono guardare in due modi: in modo passivo oppure con coscienza critica.
Il secondo è di certo un approccio molto più intelligente: il successo è un bellissimo obiettivo che ogni ragazzo/a ha diritto di desiderare, ma, come tutte le cose belle, è difficile da raggiungere se non a costo di duri sforzi.
E quindi vorremmo insinuare che il successo sia una meta inaccessibile?  Tutt’altro: se vogliamo “diventare famosi”, come il titolo della trasmissione suggeriva qualche anno fa (Saranno Famosi), ci sono tanti modi, tante opportunità e tante scuole che costano un po’ più di fatica e di studio rispetto ad Amici ma che hanno in sé la bellezza di coltivare i nostri talenti ed avverare i nostri sogni.
Tutti hanno un talento, bisogna solo trovare il modo giusto per farlo fruttificare: precisamente questo è il compito che noi giovani dobbiamo compiere: il mondo ci sta aspettando!