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Magica Emi: curiosità sulla maghetta idol dello studio Pierrot

scritto da Marco Della Corte

‘Magica magica Emi, magica magica Emi, gira e spera, spera e gira quel che vuoi si avvererà!’. Avanti ragazzi, chi non ha mai cantato almeno una volta nella vita la dolcissima sigla italiana del fortunato anime dello Studio Pierrot? Magica Emi vede come protagonista una dolce bambina giapponese di nome Mai Kazuki, la quale riceve incredibili poteri magici da un folletto di nome Moko, dalle sembianze di uno scoiattolo volante.

Ami, tramite un braccialetto donatole dal piccolo essere, si trasforma in una bellissima adolescente di nome Emi, divenendo un’abile prestigiatrice ed icona dello spettacolo Magical Art. La serie animata godette di una fortuna incredibile nel nostro paese. La prima messa in onda sui nostri canali risale al lontano 1986, all’interno del contenitore Cartonissimi (spin-off del più famoso Bim Bum Bam).  Qui di seguito vi sveleremo alcune curiosità sull’anime in questione.

MAGICA EMI: UNA STORIA LUNGA OTTO MESI

Negli anni ’80, Magica Emi è stata la maghetta dello Studio Pierrot più amata in Italia dopo L’incantevole Creamy. Anche in tale anime è stata adoperata la tecnica del parallelismo temporale. L’anime in Giappone è stato trasmesso in un arco temporale pari ad 8 mesi; lo stesso periodo di tempo in cui si sviluppa l’intreccio. Infatti, il debutto di Emi avviene nel mese di Giugno, mentre l’ultimo episodio venne trasmesso il 28 Febbraio, la stessa data in cui il Magical annuncia il suo ultimo spettacolo.

MAGICA EMI: LA MAGHETTA PIU’ ‘PESSIMISTA’

Rispetto alle sue ‘sorelline’ Creamy, Sandy ed Evelyn, Magica Emi è caratterizzata da tematiche più serie ed introspettive, talvolta vicine al pessimismo. Emi/Mai capisce che talvolta, per realizzare il proprio sogno, è necessario mettere in discussione sé stessi. Anche lo stesso finale, un po’ atipico rispetto a quello di altri anime per ragazzine, ha reso tale serie TV abbastanza particolare, ma non per questo meno amata dal pubblico italiano. Emi rimane al giorno d’oggi un’icona dello Studio Pierrot, noto per altre serie di successo come Bleach e Naruto.

MAGICA EMI: IL MAJOCCO CLUB 

Magica Emi fa parte del Majocco club, un ‘circolo’ di maghette ideate dallo Studio Pierrot a partire dagli anni ’80. Cronologicamente si parte da L’incantevole Creamy (1983); l’anno dopo si unisce al gruppo Evelyn e la magia di un sogno d’amore; Emi è la terza del club (1985) ed è la più magica delle altre, in quanto non solo è una bambina che riesce a trasformarsi in un’adolescente, ma è anche una prestigiatrice di professione.

Sicuramente, quella di Emi, è la storia più malinconica e ricca di insegnamenti morali, rispetto alle altre serie majocco dello studio d’animazione giapponese.

 

 

MAGICA EMI: GLI OAV POCO CONOSCIUTI

Oltre alla serie TV di base, il franchise vanta alcuni OAV, di cui uno trasmesso anche nel nostro paese. Il primo si intitola Finale! Finale! ed è stato distribuito in madrepatria il 25 Maggio 1986. Purtroppo è inedito in Italia. Il secondo è Pioggerella/Orchestra di cicale ed è stato distribuito in Giappone il 21 Settembre 1986. Fortunatamente, il film in questione è stato importato in Italia e trasmesso sulle reti Mediaset con il titolo Magica magica Emi -Pioggerella.

L’OAV è ambientato qualche anno dopo la serie televisiva e nelle prime scene vediamo una Mai cresciuta, intenta a sfogliare un album dei ricordi. Subito dopo inizia un flashback, collocato cronologicamente tra l’ottavo e il tredicesimo episodio. Il terzo OAV, inedito in Italia, è Kumo hikaruE’ stato distribuito in Giappone il 25 Maggio 2002.

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