LowLow: ascolta Ulisse e Il sentiero dei nidi di ragno (video e testo!) scritto da Alberto Muraro 18 Gennaio 2017 LowLow è senza ombra di dubbio il fenomeno rap più promettente di questo inizio 2017: l’artista romano, che GingerGeneration.it aveva incontrato in occasione dell‘uscita del film Zeta, è riuscito con il suo singolo Ulisse (la straziante storia di un giovane che compie una rapina) a superare le 14 milioni di visualizzazioni e imporsi nella scena italiana con uno stile molto personale e a tratti piuttosto “sofferto”. Lo scorso 13 gennaio, LowLow ha pubblicato il suo primo vero album sotto una major (la Sugar) dopo anni di gavetta nell’underground: l’album, intitolato Redenzione, contiene al suo interno 11 brani fra cui Il sentiero dei nidi di ragno, il bellissimo secondo singolo che cita nel titolo il capolavoro di Italo Calvino. Qui sotto trovate i video ufficiali di Ulisse e il Sentiero dei nidi di ragno di Low Low: che ne pensate di questo artista? Testo Testo Conoscevo questo ragazzo, si chiamava Nico, a scuola parlava poco, io lo trovavo fico una mattina andavo in banca insieme a mamma, e ho visto nico entrare e calarsi il passamontagna “buongiorno gente, questa è una rapina! Io sono l’ultima persona che vedrete nella vita a meno che non vi mettete faccia a terra a pecorina e sarà tutto rapido e indolore come una sveltina! Lasciate i portafogli a terra insieme a oro e collanine, io amo tutta quella merda! E se qualcuno si crede un eroe o un cavaliere jedi, lo farò strisciare per tutta la vita come un millepiedi. Adesso passerò lentamente… avete visto? Fate i bravi cagnolini, non succede niente! Siete ubbidienti, voi piccoli bastardi! Chi ha i soldi e non li usa è un ladro, lo diceva ghandi, adesso io voglio parlare con il direttore! Sisisisisi voglio parlare con lui! A meno che non voglia lasciare il figlio da solo –solo- con la povera moglie a piangere con lui salve direttore, io mi chiamo nico, è un piacere incontrare la gente che fa il suo impiego; ci tenevo a dirle che lei mi fa proprio schifo e che sua figlia è una cagna, andrebbe bene con un cieco ma parliamo d’affari, si’, parliamo d’ affari: tu ora sei il mio schiavo, obbedisci o sparo, se torni senza aver svuotato le fottute casse, ti salta testa e ci faccio la rovesciata di Van Basten!!” ho scelto il male perché il bene era banale, dio mi ha dato una pistola facile da maneggiare, forse certa gente la deve pagare, forse io non ho paura di sparare, e probabilmente non servirà niente, lo capisco da solo, mi reputo intelligente, ma sento queste voci e mi partono queste fisse. Un giorno di vita di nico. Ulisse. “stai sanguinando stella? Non fai pena a nessuno! Vuoi sapere perché fumo, perché digiuno? Vuoi vedere il video di un bambino bullizzato online? Vuoi sapere che pensavano quelli di columbine? Vuoi sapere? Non vuoi sapere ma io parlo! Sei fortunato, non mi pagano per farlo! Io sono un tarlo, un grillo parlante armato e adesso saluta i tuoi amici abbronzati di montecarlo! Vuoi sapere perché la gente non ha più idee? È perché loro vogliono così. E lo sai qual è la cosa divertente? È che io parlo di loro, la domanda è “loro chi?” perché sono qui? Per provare la violenza, sulla tua pelle, perché la civiltà è decadenza! E questo è solo un atto di libertà intellettuale, libertà è dire alla gente ciò che non vuole ascoltare! E prima di entrare, ho chiamato le guardie, devo fare tutto da solo anche una sparatoria? E c’hai presente quel frocetto di andy warhol? 15 minuti e passiamo alla storia!” dio proteggi i miei nemici che ne hanno bisogno! Ogni giorno sarò più grande, non fermare il sogno! Dammi solo la forza di rubare un iride perché chi è vincente ora sembrerà invincibile! Ho fatto questo disco solo per mangiarvi in faccia e il mio nome è così grande che anche dirlo è una minaccia lancio l’oro nell acqua e ‘fanculo la fama muoio amando il sistema ma anche il sistema mi ama ho scelto il male perché il bene era banale, dio mi ha dato una pistola facile da maneggiare, forse certa gente la deve pagare, forse io non ho paura di sparare, e probabilmente non servirà niente, lo capisco da solo, mi reputo intelligente, ma sento queste voci e mi partono queste fisse. Un giorno di vita di nico. Ulisse. Testo In strada principesse che frugano nei rifiuti I geni sono tutti rinchiusi nei manicomi Non siamo più persone, siamo solo polinomi A Spoon River c’è una lapide con scritti i nostri nomi. Non ho mai avuto un ferro, né una pistola d’acqua Morirò senza aver mai messo una cravatta Morirò senza aver mai baciato una Urlando come un sordo sotto una luna distratta. Però conosco un posto che gli altri non sanno Dopo il bosco nero, il sentiero dei nidi di ragno Quando i grilli canteranno, gli adulti balleranno insieme Sopra le ossa dei partigiani seppelliti in mezzo al fango. E sarò eternamente grato ai miei ascoltatori Ma devo dirvi una cosa delle peggiori Siamo ventenni vomitati dal ventennio Berlusconi E la musica non vi salverà, salvatevi da soli Aaargh Non sono solo, c’è qualcuno proprio come me? Pugni chiusi, trappole, pronto per esplodere La mia generazione odia le frasi retoriche È solo la nostra storia scritta in parole povere Quindi tutti zitti, devo dire una cosa Tutti zitti, devo dire una cosa Tutti zitti, devo dire una cosa Qua stanno piovendo vetri e stiamo fermi in posa. Nella terra promessa voi sarete i benvenuti Madri parlano da un vetro con i figli detenuti Non siamo più persone ma solo nomi e cognomi Calciatori dietro un pallone di illusioni. In strada principesse che frugano nei rifiuti I geni sono tutti rinchiusi nei manicomi Non siamo più persone, siamo solo polinomi A Spoon River c’è una lapide con scritti i nostri nomi. Io non ho tatuaggi, né un tono accomodante Un pessimo modello per la cultura dominante Non credo a inferno o paradiso, non ti credo Dante Credo nella scrittura, immortalità dell’arte. Ma io conosco un posto che gli altri non sanno Oltre il deserto argento, il sentiero dei nidi di ragno Quando i cigni canteranno, i bambini giocheranno insieme Sulla terra che i nostri padri conquistarono lottando. E sarò eternamente grato ai miei ascoltatori Chiedo attenzione a tutti: “Signore e signori” La musica è un mezzo per prenderti ciò che vuoi Io sono solo una voce, siete voi gli eroi. Non sono solo, c’è qualcuno proprio come me? Pugni chiusi, trappole, pronto per esplodere La mia generazione odia le frasi retoriche È solo la nostra storia scritta in parole povere Quindi tutti zitti, devo dire una cosa Tutti zitti, devo dire una cosa Tutti zitti, devo dire una cosa Qua stanno piovendo vetri e stiamo fermi in posa. Nella terra promessa voi sarete i benvenuti Madri parlano da un vetro con i figli detenuti Non siamo più persone ma solo nomi e cognomi Calciatori dietro un pallone di illusioni. In strada principesse che frugano nei rifiuti I geni sono tutti rinchiusi nei manicomi Non siamo più persone, siamo solo polinomi. Non sono solo, c’è qualcuno proprio come me? Pugni chiusi, trappole, pronto per esplodere La mia generazione odia le frasi retoriche È solo la nostra storia scritta in parole povere Quindi tutti zitti, devo dire una cosa Tutti zitti, devo dire una cosa Tutti zitti, devo dire una cosa Qua stanno piovendo vetri e stiamo fermi in posa.