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Lorenzo Jovanotti – Oh Vita: Affermativo – Audio, testo e significato

scritto da Alberto Muraro
lorenzo jovanotti oh vita

Lorenzo Jovanotti ha finalmente pubblicato Oh,Vita, il suo quattordicesimo album uscito in tutti i negozi lo scorso 1 dicembre. L’album, prodotto interamente da Rick Rubin, rappresenta una bella svolta sonora per l’artista, che per stavolta ha abbandonato l’electro pop per abbracciare il funky e l’hip hop.

Qui sotto trovate audio, testo e significato di Affermativo, uno dei pezzi contenuti in Oh,Vita!

Di cosa parla Lorenzo in questa canzone? Lui non sa rispondere perché parla di un momento che ne ha dentro tanti, c’è la perdita, c’è l’amore, c’è la solitudine, la speranza, la lotta, la festa, la vita, la spazzatura, i bicchieri rotti per terra dopo una notte che si è ripetuta per tante notti, ci sono i soldati, la colpa, l’avventura, ma non si sa di cosa parla questo pezzo. Però qualcuno si emoziona, chissà perché.

 

 

Testo

mi ricordo il rumore del vento
che muoveva la plastica del mio giubbotto
e lo sporco di olio e di merda nel pavimento la sotto
mi ricordo pensavo finisce
poi sarà solo un racconto
una storia da dire di sera
mi ricordo
lo stomaco a pezzi e i capelli salati
le grida feroci le spinte
gli sguardi terrorizzati
mi ricordo la lingua incendiata
il cartoccio dei soldi bagnati
mi ricordo il deserto di notte
l’assurdo spettacolo di un cielo muto
e qualcuno che è stato fratello strappato alla vita
e neanche un saluto

Mi ricordo quando il futuro è passato

[Ritornello]
Non si può vivere in un mondo senza cielo
Non si può vivere in un mondo chiuso
Non si può vivere in un mondo senza cielo
Non si può vivere in un mondo chiuso

[Strofa]
Le vetrine di Zara e Foot Locker
Ancora più lucide e piene di roba
E kebab hotel extralusso e McDonald
E gli anfibi puliti e i soldati col mitra
E fari di notte e il mare in salita
Il mare in salita il mare in dalita
Le chiazze di vomito multicolore
La faccia di chi ti sta contro
E le macchine in fila che pompano trap
Lo sento il sospetto
Che come un specchio rifletto
La notte mi accendo
Mi rigiro sul letto
Le tag che circondano i bancomat
Con quella voce elettronica per le istruzioni
Che non dice mai niente dei miei genitori
Mi ricordo il riflesso del Sahara
Dentro un paraurti cromato
Poi al largo le sirene impazzite
E un lenzuolo dorato che sembrava un dj da lontano
Se non fosse stato per quell’espressione
Da un campione sconfitti in finale
Ad un torneo di pazzia generale
Immerso nella nuvola
Di vita e di morte delle persone
Nella propria sorte
Affermativo e unico anche se nel marasma
Esisto sono qui non sono un fantasma

[Ritornello]
Non si può vivere in un mondo senza cielo
Non si può vivere in un mondo chiuso
Non si può vivere in un mondo senza cielo
Non si può vivere in un mondo chiuso

Affermativo affermativo
qui ce n’è uno vivo
Affermativo affermativo
qui ce n’è uno vivo
Affermativo affermativo
qui ce n’è uno vivo
Affermativo affermativo

voglio le strade illuminate per me
Tutte le strade illuminate per me
Che ho vissuto due vite
Domani farò diciottanni
Tutte le strade illuminate per me

voglio le strade illuminate per me
Tutte le strade illuminate per me
Che ho vissuto due vite
Domani farò diciottanni
Tutte le strade illuminate per me

Non si può vivere in un mondo senza cielo. Non si può vivere in un mondo chiuso
Non si può vivere in un mondo senza cielo. Non si può vivere in un mondo chiuso

Affermativo affermativo
qui ce n’è uno vivo
Affermativo affermativo
qui ce n’è uno vivo
Affermativo affermativo
qui ce n’è uno vivo
Affermativo affermativo

affermativo e unico. Anche se nel marasma esisto sono qui non sono un fantasma

Che ne pensate di Affermativo di Lorenzo Jovanotti?