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Lo Spazzatour dei dARI: uno spettacolo tecnologico che porterà rock e elettronica nei teatri di tutta Italia

scritto da Alice Ziveri

I dARI, dopo l’uscita dell’ultimo album "In Testa" e il successo dei singoli estratti ( Più di te, Da me, Bonjour), si apprestano ad affrontare un tournée che avverrà in due tranche, la prima a partire dal 12 Novembre e la seconda da Gennaio. Sarà un tour nazionale che toccherà i teatri di Nord, Centro e Sud e che si preannuncia coinvolgente e piena di carattere, in vero stile dARI. Ci siamo fatti raccontare qualcosa da loro, per telefono.

Allora, il vostro tour teatrale, Spazzatour, sta per prendere il via: come vi sentite?
Dario: Siamo molto contenti di potere fare la nostra prima tournée teatrale in Italia. Per noi è qualcosa di nuovo, uno stimolo a fare bene e a farlo con passione, come facevamo una volta, quindi divertendoci di base.
Poi abbiamo ideato uno spettacolo particolare: è multimediale, tecnologico, proprio perché pensiamo che il live classico sia qualcosa che può evolvere. Abbiamo deciso di mescolare audio e video, e quindi vi troverete davanti ad uno show multimediale, che dovrebbe riuscire a colpire i sensi degli spettatori.

E per quanto riguarda il nome? E’ insolito per un tour che ha luogo in teatro, quindi in quello che nell’immaginario comune è il tempio della cultura raffinata e "seriosa" , chiamarsi "Spazzatour", un nome che evoca tutto meno che cose raffinate. C’è un significato dietro questo contrasto o è solo un gioco di parole?
Dario: Beh, noi siamo gli uomini dei paradossi! In realtà "Spazzatour" ci piaceva innanzitutto perché suonava bene, poi perché lascia in qualche modo un punto interrogativo a chi lo legge. Ci sono tante band che non vengono prese in considerazione, cestinate… ma anche la coscienza sociale viene spesso buttata nella spazzatura. Noi invece pensiamo che sia importante portare avanti un messaggio, è quello che cerchiamo di fare, e per noi il messaggio è vince chi osa.

Infatti volevo proprio chiedervi qualcosa su questa frase, e sull’intera canzone da cui è presa, Difettosa. Dite che tutto è fantasia: la vita è fantasia, l’amore, l’odio… qual’è il messaggio di questo pezzo?
Dario: Mah, forse è anche un po’ colpa della TV e dei media in generale, che ti presentano uno stereotipo di quello che è giusto e bello, di come dovresti essere. Poi magari tu ti guardi allo specchio e non sei così come ti vorrebbero. Ecco, in realtà bisognerebbe liberarsi ed accettarsi per come che si è, portare avanti quello che ognuno di noi è, osando e puntando a vincere. Perché alla fine gli altri si accorgono della tua spontaneità, e questo è appagante.

Tornando alla tournée: c’è una canzone in particolare che siete particolarmente impazienti di presentare dal vivo?
Dario: Beh, fra i brani che proponiamo ci sono chiaramente i singoli che ci hanno lanciato finora, e poi grande attenzione a tutti i brani di "In Testa", il nostro ultimo disco. Fra questi menzionerei un brano che si chiama Bonjour – ed è anche l’ultimo singolo uscito, il cui video si trova sul nostro darichannel di YouTube – che è molto particolare in quanto fonde l’anima rock e punk che fa parte di noi con quella elettronica, che sentiamo altrettanto nostra. Ci sembra che il connubio sia uscito davvero bene, e dal vivo il pezzo ha una resa molto energica. Sicuramente è il pezzo su cui puntiamo e a cui abbiamo dedicato una cura particolare, non solo al brano ma anche al video.

Invece per quanto riguarda il teatro in sè? E’ un ambiente molto diverso dai palchi dei locali o da quelli all’aperto…
Cadio: Ci piace l’idea di fondere il nostro modo di suonare, la nostra attitudine punk-rock elettronica, con un’atmosfera decisamente più acustica come quella del teatro. E proprio per questa ragione, pur spostandoci in un teatro non riarrangiamo i brani in maniera più "consona" ai canoni del teatro, anzi! Ci piace questo contrasto molto forte tra il nostro punk-rock e una struttura in legno dove la gente è seduta, e siamo convinti che questa distonia nella proposta sarà particolare ed avrà i suoi frutti. Ma il modo migliore per scoprirlo è venirci a vedere!

E da spettatori, che genere di concerti vi piace andare a vedere?
Dario: A me personalmente piace ancora andare a vedere le band emergenti che suonano, perché c’è ancora quella spontaneità che spesso nelle grandi band va poi perso. Poi ultimamente sono andato ai grandi festival, dove ci sono diverse band e quindi generi e gusti svariati, è sempre un fattore di crescita.
Cadio: Io stasera vado a vedere Lady GaGa! Sicuramente uno spettacolo più costruito, un altro modo di concepire la musica… ma se la musica ti piace, devi conoscere un po’ tutto.

Secondo voi quanto conta il look per un artista?
Dario: Beh, niente, o meglio, dovrebbe essere niente. Solo che purtroppo (o per fortuna, non saprei) con i paradigmi di oggi, così cambiati, il look è diventato tutto. Nel nostro caso, pur avendo un look che non passa inosservato, non l’ abbiamo mai studiato o ricercato, nè abbiamo tentato di abbinarlo al progetto musicale, eravamo così fin da ragazzini quando ci siamo conosciuti. Quindi per noi il look ha avuto il suo peso, però l’abbiamo sempre ritenuto solo un fattore collaterale, quello su cui vogliamo e ci piace concentrarci è la musica.

Visto che è un po’ l’argomento di questi giorni, avete seguito gli Europe Music Awards?
Dario: Sì. Anche perché eravamo candidati per la prima volta, però ci è andata storta! Però sì, ci sono state un sacco di performance interessantissime…
Cadio: Sì, c’è da dire che vedere suonare nello stesso evento i 30 Seconds to Mars con Kanye West, poi Katy Perry, poi un artista emergente come B.o.B., poi Rihanna con Bon Jovi… sono accostamenti strani, quasi casuali, ma è molto bello!

E voi? Avete in progetto qualche collaborazione?
Dario: Al momento no. Noi siamo per le collaborazioni spontanee, infatti anche quelle con Alberto Camerini, Max Pezzali e Andy dei Bluvertigo sono nate da una chiacchierata, un po’ per caso, quando ci si incontra a vari eventi. Ci piacciono le cose naturali, sentite. Quindi al momento no, ma siamo sempre aperti.

Un libro e un cd da consigliare?
Dario: Come libro, "Elianto" di Benni.
Cadio: Io dico "Me Parlare Bello un Giorno", di David Sedaris.
Dario: E come album, beh il nostrio ultimo uscito, "In Testa" !

Ricordiamo le date dello Spazzatour:

2 NOVEMBRE 2010 @ AOSTA – Teatro Giacosa

13 NOVEMBRE 2010 @ TORINO – Teatro Colosseo

14 NOVEMBRE 2010 @ VERONA – Teatro Nuovo

26 NOVEMBRE 2010 @ MILANO – Teatro Derby

27 NOVEMBRE 2010 @ MILANO – Teatro Derby

07 DICEMBRE 2010  @ ALASSIO – Palazzetto dello Sport

La seconda tranche, dopo Natale, toccherà Roma, Napoli, Bari e Montecatini.